Disbiosi nel cane: cause, sintomi, diagnosi e terapia

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By Ilaria Grimaldi

Salute dei Cani

Disbiosi nel cane, una malattia che può confondere il padrone a causa dei suoi sintomi. Vediamo di capire le cause scatenanti e come trattarla nell’animale.

Disbiosi nel cane
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Tra le varie malattie di cui l’amico a quattro zampe può soffrire, durante la sua esistenza, ci sono quelle che colpiscono il suo intestino delicato che, come quello di noi esseri umani, può essere attaccato da innumerevoli batteri e virus. C’è una malattia di fido i cui sintomi non sono facilmente riconducibili ad essa. Parliamo della disbiosi nel cane e di come diagnosticarla e curarla.

Disbiosi nel cane: cause e sintomi

Si tratta di una condizione intestinale clinica abbastanza frequente in questo animale. Esistono varie forme di disbiosi nell’animale. Scopriamo, insieme, quali sono e perché si sviluppano, soffermandoci sui diversi sintomi che si manifestano.

La disbiosi del cane
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La salute dell’amico fido deve essere sempre tutelata dal suo padrone il quale, con coscienza e le giuste conoscenze sulla sua natura, può occuparsene nel miglio modo.

Alcune volte, però, ci si trova all’improvviso in una situazione problematica e non si sa bene con che tipo di disturbo si ha a che fare.

Una delle patologie più frequenti nel peloso domestico viene chiamata disbiosi. Con questo termine si sta ad indicare la rottura dell’equilibrio nell’intestino del cane, che riguarda un particolare microbiota (o microbioma).

Una disbiosi nel cane può far sviluppare anche altre malattie, in base alla sua gravità. Ci sono varie cause che possono legarsi tra loro, purtroppo, e sviluppare questa condizione nell’animale. Ecco quali sono:

  • Parto cesareo non corretto.
  • Mancanza di allattamento.
  • Predisposizione genetica dell’animale (malfunzionamento del sistema immunitario con le mucose).
  • Uso eccessivo di medicinali, in particolare degli antibiotici, antiparassitari e antiacidi.
  • Stress fisico e psicologico nel cane: soffrire di stress significa colpire il proprio sistema immunitario e creando conseguenze disturbanti a stomaco e intestino. Paura, sbalzi termici ed eventi traumatici possono influire molto sulla salute di fido.
  • Interventi di chirurgia: anche l’anestesia può essere una causa di disbiosi in fido.

I sintomi principali che si presentano nel peloso

Per capire se c’è la presenza di disbiosi nel cane occorre notare alcuni sintomi e segnali che possono manifestarsi, quali:

Sono molti i casi in cui questi sintomi si presentano a intermittenza nell’animale e possono placarsi così come può presentarsi, invece, un peggioramento del disturbo.

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Fido e la disbiosi: diagnosi e terapia

Abbiamo visto che possono manifestarsi diversi e comuni sintomi nel cane colpito da disbiosi e che si deve essere attenti a individuare informandone subito il veterinario. Vediamo come occorre procedere per la corretta diagnosi e per decidere la terapia giusta.

La malattia nel cane
(Foto Pexels)

Il cane domestico che inizia a soffrire di disbiosi manifesta dei sintomi che non vanno mai sottovalutati ma per cui, anzi, è necessario consultarsi con il suo veterinario di fiducia.

Essendo la sintomatologia di questa malattia non specifica e, in molti casi, legata ad alte patologie presenti nel peloso, l’intervento del medico curante è importante, in quanto solo lui potrà stabilire se ci sono altri disturbi in fido.

Il suo obiettivo sarà quello di ristabilire l’equilibrio intestinale nel cane dopo un’attenta diagnosi della malattia. Al medico serviranno dei test clinici fondamentali, quali analisi del sangue e l’esame delle feci, che da molti medici viene sconsigliato.

Disbiosi nel cane: l’attenzione nella scelta degli alimenti

Per quanto riguarda la sua terapia, è importante sapere che bisogna prestare attenzione agli alimenti scelti per il cane. I cibi industriali vengono spesso sconsigliati o, quantomeno, andrebbero limitati, perché altamente dannosi per l’equilibrio dell’intestino.

Alcuni dei cibi presenti sugli scaffali possono causare infiammazioni intestinali e squilibri, favorendo l’ingresso di batteri.

Una volta che entrano i batteri nell’intestino tenue del cane, tende a diminuire il muco protettivo generando, come conseguenza, un’indebolimento del sistema immunitario.

Attenzione, quindi, ai cibi che si scelgono per il proprio amico domestico, notando bene gli ingredienti riportati e consultandosi con il proprio veterinario per eventuali cambi nella sua alimentazione quotidiana.

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Ilaria G

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