Come ci si prende cura del pelo dell’Iceland dog? Una serie di consigli e indicazioni sull’uso della spazzola e del bagno per questo esemplare.
Igiene e cura del manto sono due fattori fondamentali per la salute del nostro cane , specialmente quando ha un mantello così folto come in questo caso. Ecco una serie di utili consigli e indicazioni sulla cura del pelo dell’Iceland dog: tutto quello che il futuro padrone dovrebbe sapere sull’uso della spazzola e la frequenza del bagnetto per questo raro (almeno dalle nostre parti) esemplare.
Il pelo dell’Iceland dog: caratteristiche
Se c’è una particolarità che salta all’occhio prendendo vari esemplari di questa razza come riferimento, è sicuramente il colore del manto. Ve ne sono tanti e diversi tra loro e spaziano tra: rosso, marrone chiaro e sabbia, ma anche bianco (sporco), nero (con macchie bianche) e blu.
Il pelo che ricopre interamente il suo corpo è di media lunghezza, più corto in alcune zone rispetto ad altre. In realtà vi sono due diverse varietà di Iceland dog: quella a pelo corto e quella a pelo lungo, ma appartengono entrambe alla stessa specie. Il sottopelo è molto abbondante, sebbene la sua perdita sia molto moderata anche nei periodi di muta stagionale.
Cura del pelo dell’Iceland dog: uso della spazzola
Innanzitutto iniziamo col procurarci gli strumenti giusti: alla consueta spazzola per cani, potremmo associare un cardatore, un accessorio con le setole arrotondate in modo da non graffiargli la cute. Solitamente si consiglia di passarlo prima in direzione del pelo, poi contropelo poi di nuovo nella direzione del pelo.
Per tenerlo pulito e soprattutto per scongiurare la formazione di nodi sul pelo lungo, è meglio dargli una regolare spazzolata almeno una volta alla settimana. In questo modo non solo il manto sarà più ordinato ma sarà anche più facile tenerlo pulito.
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Cura del pelo dell’Iceland dog: e il bagnetto?
Ogni quanto dovremmo fargli un bagno? In realtà non vi sono indicazioni particolari sulla frequenza. Di sicuro è consigliato l’uso di prodotti adatti al suo pelo, che non gli danneggino la cute e che non rendano secco il pelo.
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Potremmo basarci sul ‘canonico’ intervallo di 30-40 giorni tra un lavaggio e un altro, ma in linea di massima, quando notiamo che il manto necessita di acqua e shampoo perché ha cambiato odore o alla vista appare sporco, è sicuramente il caso di accelerare i tempi.