Cosa dovresti sapere sulla cura del pelo del Dogue de Bordeaux quando si adotta un esemplare di questa razza? Tutto dalla spazzola al bagno.
Sarà difficile lavarlo e ogni quanto è necessario spazzolare il suo manto? Questa sono alcune delle curiosità sulla cura del pelo del Dogue de Bordeaux che dovrebbe conoscere il potenziale padrone che vuole adottarne uno. Tutto quello che si dovrebbe conoscere sul suo manto, sulle sue caratteristiche e i modi migliori per tenerlo sempre pulito e sano, anche a prima vista.
Uno dei tratti caratteristici dei cani di questa razza è sicuramente il manto, che si presenta in un unico colore, sebbene in diverse sfumature: quello fulvo. Infatti questo marroncino-rossiccio è il tratto distintivo più importante per un Dogue de Bordeaux.
Si tratta di un pelo corto, ma non per questo meno bisognoso di cure, spazzolate e lavaggi (così come vedremo a breve). Appare uniforme su tutta la superficie del corpo, molto sottile e che, come tale, non lo protegge bene dal freddo. E’ di sicuro molto morbido al tatto, infatti accarezzarlo può essere un’esperienza molto rilassante e piacevole, e non sarà difficile tenerlo pulito.
Perde pelo durante il periodo primaverile di muta del cane, infatti in quei mesi è molto facile vedere tracce di manto sul pavimento, soprattutto se non si adottano dei rimedi che ne ridurranno la quantità.
Un pelo soggetto ad un’importante caduta ha bisogno di essere spazzolato non solo per garantire una certa pulizia ma anche e soprattutto per limitarne la perdita appunto. Infatti questo pelo corto e morbido è facile (nonché piacevole) da spazzolare di frequente ma non richiederà particolare cura. Si consigliano infatti delle ‘spazzolate regolari’, che serviranno anche a rigenerare il manto.
Molti padroni utilizzano, dopo la spazzolata con un pettine a denti stretti, di passare sul manto un panno morbido bagnato di aceto di mele diluito con acqua, che lo renderà più profumato e lucido.
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Poiché si tratta di un cane che si sporca spesso, sarà opportuno lavarlo almeno ogni 4 o 6 settimane. Non possiamo però dire che si tratti di un’operazione rilassante come la spazzolatura: data la sua mole possente, potrebbe essere meglio lavarlo all’aperto e non nello spazio ristretto del bagno di casa.
Inoltre si potrebbe tenerlo allacciato, per evitare che fugga e allaghi l’intera stanza o faccia il bagno anche a noi; molti utilizzano anche un tappeto antiscivolo, proprio per tenerlo ben saldo e in equilibrio durante l’operazione di lavaggio.
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E’ bene parlargli dolcemente ed essere molto paziente durante il bagnetto, proprio per evitare di innervosirlo e indurlo a scappare. E’ importante asciugarlo bene, magari utilizzando degli asciugamani destinati solo a lui.
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