Come gestire la cura del pelo del Bichon à poil frisé e quanto è difficile la toelettatura del suo manto? Cosa sapere sull’igiene personale di questo esemplare.
Come gestire il manto riccioluto di questo batuffolo allegro e giocherellone? Non sarà un gioco da ragazzi, ma con qualche piccolo consiglio e accorgimento sembrerà di certo più facile. Ecco com’è la migliore cura del pelo del Bichon à poil frisé e tutti i segreti per la sua bellezza, dall’uso della spazzola alla frequenza del bagnetto. Ecco quanto è impegnativa la gestione di questo cane, a partire appunto dalle caratteristiche del suo folto manto, che lo rende tanto speciale.
E’ di certo la prima caratteristica che si nota di questo batuffolo spumoso: il suo manto soffice, spesso bianco e fine. Ciò che lo rende ancora più particolare sono certamente i riccioli cosiddetti ‘a cavatappo’ molto caratteristici. D’altra parte ‘frisé’ indica proprio i ricci!
Sebbene voluminosa, la testa non è poi così grande rispetto al corpo: merito del manto che la fa sembrare piuttosto ‘spropositata’. In mezzo a questa coltre bianca di pelo spiccano due occhioni scuri, spesso neri e molto espressivi.
La lunghezza del pelo può raggiungere i 10 cm, tanto che alcuni lo associano alla capra della Mongolia proprio per questo aspetto così caratteristico. Il manto però non è così soffice su tutto il corpo: in alcune parti (ovvero il pelo superiore) appare piuttosto duro al tatto. Anche le orecchie sono coperte di pelo riccio e soffice, così come la coda che non è mai arrotolata ma sempre incurvata verso il dorso.
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Il Bichon à poil frisé, ovvero il ‘cane da salotto dal pelo riccio’, non sarà semplice da gestire, almeno per quanto riguarda la frequenza della spazzolatura, che deve essere di almeno una volta alla settimana nell’esemplare adulto.
Per quanto riguarda il pelo del cucciolo invece, meglio spazzolarlo più di frequente (almeno un paio di volte alla settimana). Essendo così lungo, il suo pelo si sporca molto di frequente soprattutto con il cibo umido, molto importante nell’ alimentazione del Bichon à poil frisé.
Andrebbe tagliato regolarmente, soprattutto se non è un esemplare impegnato in mostre e concorsi di bellezza, così sarà più semplice da gestire e curare. Inoltre nella zona degli occhi il pelo deve essere tagliato per evitare le irritazioni ed eventuali infezioni.
Non è un cane soggetto a perdita di pelo abbondante, ma ciò non vuol dire che non abbia bisogno di cure, anzi andare dal toelettatore una volta ogni mese (o anche massimo 6 settimane). Infatti l’esperto sarà anche più attento a tosare delle zone, come le orecchie e sotto la coda, che una mano meno pratica potrebbe tralasciare.
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Quali sono gli strumenti che vi saranno utili per la cura del pelo di questa razza? Un cardatore, che tecnicamente è una sorta di spazzola con la parte superiore ricurva: essa serve proprio a sbrogliare eventuali nodi, molto frequenti nelle razze a pelo lungo. Oltre a questo, saranno utili anche due pettini, uno a denti medi e un altro a denti stretti.
La tecnica migliore per spazzolare questo tipo di pelo è partire dal basso prima col cardatore e poi passarci sopra il pettine a denti medi, così da scongiurare la presenza di altri nodi.
Bisogna fare molta attenzione a non fargli sentire dolore, altrimenti la prossima volta il cane non si lascerà spazzolare nuovamente. Per questo dunque è bene affidarsi alle mani di un esperto e imparare a farlo nel modo migliore, senza fargli subire traumi.
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Francesca Ciardiello
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