Il suo manto ricorda molto quello di una pecora: come tenerlo sempre pulito e in ordine? Tutto quello che c’è da sapere sulla cura del pelo del Bedlington Terrier, dalla toelettatura al bagnetto.
Tenero, soffice e riccioluto: così appare il manto degli esemplari di questa razza. Ma come tenerlo sempre pulito e in ordine, nonostante le sue scorribande all’aria aperta? Ecco cosa sapere sulla cura del pelo del Bedlington terrier: come gestirlo e tenerlo pulito dalla spazzolatura al bagnetto.
Una delle caratteristiche positive del suo manto è quella di non cadere in grosse quantità e di essere anche piuttosto semplice da pulire: sicuramente due punti a favore per questo cane così affettuoso e docile con tutti, proprio come un agnellino!
Ed è proprio a un ovino che somiglia, anche grazie al suo pelo soffice e riccio, che si presenta in un unico colore o doppio: è proprio il colore del pelo a ‘decidere’ quello del muso e degli occhi.
I colori possibili sono: blu e blu tan, fegato o sabbia. Solitamente ai primi due corrispondono tartufo nero e occhi scuri (ma non necessariamente), mentre per gli altri due, il tartufo è marrone e gli occhi color nocciola.
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Per le prime volte forse è il caso di affidarlo alle mani di un esperto, poiché nel caso del Bedlington Terrier si tratta di un pelo comunque molto delicato. Le mani esperte di un toelettatore andranno di forbici e vi mostreranno come fare per le volte successive.
Il momento della tosatura è davvero molto importante e, nonostante serva farla almeno ogni due o tre mesi, è bene affidarsi alle mani di un esperto, soprattutto se come padroni siamo ancora alle prime armi.
In realtà un bravo ‘parrucchiere’ per cani non gli farà perdere la sua caratteristica principale: ovvero il ciuffo in cima alla testa e la lunghezza lateralmente, all’altezza delle orecchie. Alcuni addirittura tagliano i ciuffi laterali creando dei veri e propri orecchini a forma di pon-pon.
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Ma non si tratta solo di spazzolatura o di bagnetto, ma anche di trattamenti specifici che consentono al manto di restare pulito e di rigenerarsi. Nelle zone delle zampe e del muso va fatta particolare attenzione, perché lo sporco potrebbe annidarsi soprattutto lì.
Per quanto riguarda l’uso della spazzola, due o tre spazzolate settimanali saranno più che sufficienti. Invece per il bagnetto possiamo farne uno al mese all’incirca, a meno che non si renda necessaria una pulizia più approfondita in determinate circostanze.
Il fatto che non vi sia la muta del cane, lo rende particolarmente adatto alla vita da appartamento.
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Francesca Ciardiello
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