Per la cura del pelo del Basenji avremo un valido aiutante, il cane stesso: che caratteristiche ha il suo manto e come aiutarlo a tenerlo sano e pulito.
Prendersi cura del pelo del Basenji sarà più facile di ciò che pensiamo, e sapete qual è il motivo? Perché sarà lo stesso nostro amico a quattro zampe a provvedere alla sua pulizia e alla sua igiene personale. Ciò però non ci esime dall’adottare alcune importanti attenzioni che terranno il suo manto sempre sano e pulito. Ecco quali sono le caratteristiche del pelo del Basenji e il modo migliore per prendersi cura di lui.
A guardarlo sembra quasi che il suo manto si rifletta alla luce del sole: questa è la prima impressione che brilli tanto che è lucido! Merito dei peli che ricoprono interamente il suo manto e che sembrano seta anche al tatto.
Sebbene sia molto corto, e dunque adatto alle alte temperature africane delle terra da cui proviene, il pelo del Basenji è molto folto e ne ricopre il corpo interamente. A toccarlo sarà molto morbido e si avrà sempre la sensazione di toccare qualcosa di ‘pulito’: in realtà è proprio così, perché sarà lo stesso cane a badare alla sua igiene personale.
Per quanto riguarda i colori ne avremo una grande varietà: generalmente si possono notare macchie bianche sulle zampe e sulla coda che si ‘stagliano’ evidenti sul fondo di colore unico. Solitamente il bianco di alcune zone si associa ad altri colori, quali:
Ma gli abbinamenti non ‘finiscono’ qui: infatti, soprattutto negli ultimi anni, gli allevatori hanno provveduto a creare esemplari di Basenji dal pelo tigrato (o brindle) su fondo fulvo, molto diffusi in ambito europeo. Infine alcuni esemplari non presentano il bianco nel loro manto, ma sono solo neri e fulvi.
Credete di dover sempre stare con la spazzola in mano e pulire il manto del nostro Basenji costantemente? In realtà due fattori ci verranno incontro: il pelo corto esclude la formazione di nodi e, soprattutto, sarà lo stesso cane a provvedere alla sua pulizia personale.
Non a caso questa razza è nota anche per essere la più ‘felina’ tra quelle canine, merito del fatto che il Basenji non abbaia ma anche perché passa gran parte della giornata a leccarsi il pelo, esattamente come farebbe un micio. E’ indicata non solo tra le le razze di cani più pulite ma anche per il fatto di essere particolarmente adatto a chi soffre di allergie.
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E’ vero che provvede da solo alla pulizia del suo manto, ma ciò non vuol dire che non abbia bisogno di un bagnetto ogni tanto. In realtà basterà osservare il suo pelo: poiché si tratta di un cane particolarmente dinamico e dall’istinto cacciatore, non sarà difficile ritrovarselo a casa sporco di terra e di fango.
Solitamente ci si basa sul colore del manto e sull’odore: se entrambi i fattori sembrano ‘diversi’ dal solito, allora è il caso di lavarli. In caso contrario sarà sufficiente aspettare dalle 4 alle 6 settimane per un bagnetto.
Non sarà semplice ‘immobilizzarlo’, soprattutto se si decide di lavarlo all’aria aperta con un tubo dell’acqua: non a caso si consiglia (in base alle dimensioni dell’esemplare) di farlo in una vasca da bagno o sotto la doccia.
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Poiché si tratta di un cane che non ama l’acqua (e possiamo farci caso proprio quando ritorna a casa infastidito se fuori inizia a piovere), tenderà a muoversi e a schizzare acqua da tutte le parti. Se tuttavia decidiamo di lavarlo in casa, è opportuno procurarsi un tappetino antiscivolo, per evitare che possa farsi male scivolando.
I prodotti per la sua pulizia devono essere delicati e specifici per cani a pelo corto: si inizierà prima ad insaponare la testa, poi il collo e il resto del corpo. Facciamo in modo che l’acqua non sia né troppo fredda né troppo calda, e asciughiamolo bene alla fine del bagnetto con un telo asciutto e magari anche con una passata di phon.
Infine se si tratta di una ‘lavata veloce’ oppure non vogliamo che il nostro bagno diventi un campo di battaglia navale, possiamo utilizzare lo shampoo a secco a base di prodotti naturali.
Francesca Ciardiello
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