Chi ne adotta uno, sa che dovrà occuparsi soprattutto del suo manto: come prendersi cura del pelo del Barboncino, dal pettine al bagnetto.
Morbido, soffice e profumato: chi non vorrebbe un manto così per i nostri cani? Tuttavia non sempre lo si ottiene senza fatica. E’ importante sapere tutto sulla cura del pelo del Barboncino per averlo sempre sano, pulito e morbido. Quante volte dobbiamo lavarlo? Esistono metodi particolare per evitare la formazione di nodi e fare in modo che il pelo non si infeltrisca? Questo e tanto altro sulla cura del suo manto, una delle caratteristiche che lo rendono un cane tra i più amati dalle famiglie.
A vederlo così folto e riccio, potremmo pensare che ne perda tanto e che il nostro destino debba essere quello di raccogliere ciuffi di pelo in giro per casa? In realtà è solo un incubo perché nella realtà non sarà così!
Riccio e soffice, il suo manto è famoso per le sue ‘acconciature’: infatti è molto frequente vedere questi cani partecipare a ‘concorsi di bellezza’ canini, nei quali i padroni possono sfoggiare i tagli più particolari.
In casa dunque non troveremo il suo pelo per terra: non a caso la razza rientra tra quelle ipoallergeniche, quindi assolutamente consigliata per chi soffre di questo tipo di allergie. Non perde pelo anche perché non fa la muta: infatti il manto del Barboncino non è dotato di sottopelo, come avviene invece per la maggior parte degli altri suoi simili.
Il fatto di non perdere pelo e di non fare la muta, non esime il Barboncino dai problemi più comuni al manto che condivide con tutti i suoi simili a pelo lungo, come ad esempio la formazione di nodi.
Anzi, proprio il fatto che non cade si traduce in una crescita continua, i cui rischi sono appunto legati alla formazione di nodi e di ‘batuffoli’ che rendono l’animale più simile ad una pecora che ad un cane.
Pettinare il suo pelo con appositi accessori, molto comuni in commercio, bisogna anche seguire il ‘verso del pelo’ ed evitare di guidare il pettine o la spazzola in senso opposto. Spesso sarà necessario anche ‘darci un taglio’. Meglio evitare i metodi fai-da-te ed affidarsi ad un toelettatore esperto.
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Quante volte dovrà essere lavato il Barboncino? Questo potrà dirvelo anche l’esperto di toelettatura. Solitamente si consiglia di fargli il bagnetto non più di una volta al mese; trascorso un mese poi si potrà procedere con la tosatura.
E’ probabile che in alcuni casi il toelettatore sceglierà di effettuare le due operazioni in contemporanea, tagliando prima il pelo e poi procedendo al lavaggio in modo da eliminare eventuali residui di pelo tagliato.
Facciamo attenzione sempre ad asciugare bene il pelo del Barboncino dopo averlo lavato: essendo molto folto e lungo, il rischio di beccarsi un raffreddore per il cane è alto se non lo si asciuga a dovere (magari con asciugamano asciutto prima e phon dopo).
Oltre alla formazione di nodi, un pelo particolare come quello del Barboncino è a rischio anche per altri fattori, legati soprattutto alla sua salute. Si tratta infatti di un pelo dalla crescita continua e che cresce anche in zone piuttosto ‘delicate’ da raggiungere con le forbici.
Il pelo del Barboncino infatti cresce anche all’interno delle orecchie, attorno ai suoi occhi, nella zona dei genitali e perianale. Insomma quando ci si dimentica di tagliare il manto in queste zone o lo si fa con poca attenzioni iniziano i problemi.
Non solo infatti una mano poco esperta rischia di fare grossi danni e tagli al cane con le forbici, ma soprattutto la formazione di pelo in quelle zone rischia di creare problemi all’udito, alla vista e infezioni anche nella zona intima.
Lavare il Barboncino troppo spesso o usare prodotti non specifici per il suo pelo, rischia di infiammargli la pelle (con conseguente dermatite canina) oppure di seccarlo troppo, dato che i grassi naturali del manto non hanno il tempo di rigenerarsi.
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In attesa dei fatidici giorni per il bagnetto, di certo il cane non farà alcuna attenzione a non sporcarsi. Quindi potrebbe rendersi necessario pulire il cane lavandolo a secco, ovvero senza usare acqua e prodotti specifici per il bagnetto.
Possiamo utilizzare delle salviette umide, molto utili soprattutto dopo che ha defecato o si è sporcato giocando; andranno bene quelle che solitamente si usano per i neonati, dato che sono molto delicate e non aggressive sulla pelle.
Se non vogliamo metterlo sotto la doccia, può bastare anche una spugna bagnata: tuttavia non dimentichiamo di asciugare il manto, come se avessimo lavato il cane sotto l’acqua corrente.
Infine, per i più pratici, esistono in commercio appositi spray di shampoo a secco che, unitamente all’uso della spazzola, terranno il pelo del nostro cane pulito e profumato, in modo veloce e senza troppa fatica.
Francesca Ciardiello
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