Qual è la toelettatura perfetta di questo cane e cosa serve per la cura del pelo dell’Alpenlaendische dachsbracke? Tutto quello che c’è da sapere.
Com’è fatto il manto di questo esemplare e cosa serve per la sua toelettatura? Tutto quello che c’è da sapere sulla cura del pelo dell’Alpenlaendische dachsbracke, dalla spazzola al bagnetto e tutti i segreti da conoscere per dargli la migliore toelettatura possibile. In più qualche breve cenno sul tipo di manto di questa razza e tutte le sue caratteristiche.
Il manto dell’Alpenlaendische dachsbracke: caratteristiche
Si tratta di un mantello a pelo corto e scuro: in realtà il colore può variare da un rossiccio carbonato a un nero con focature rossicce. La lunghezza è sempre corta ed è molto densa al tatto: anche il sottopelo infatti è molto fitto.
La coda è l’unica parte del suo corpo a presentare una lunghezza più lunga del pelo: è attaccata alta alla radice e ha il pelo lungo nella parte finale.
Il periodo di muta infine si verifica due volte all’anno, in autunno e in primavera, ma la perdita è molto contenuta.
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Cura del pelo dell’Alpenlaendische dachsbracke: come usare la spazzola (oi altro)
Il pelo corto non è sinonimo di mancanza di cure, anzi: proprio perché il sottopelo è così fitto, sarà necessario spazzolarlo di frequente, proprio per dare modo al manto di rigenerarsi ed eliminare lo strato morto.
Si consiglia solitamente una spazzolatura circa una o due volte alla settimana, non solo per tenere il pelo ordinato ma anche per pulirlo: infatti, considerando che si tratta di un cane da caccia, il manto di questo esemplare potrà spesso catturare elementi esterni, polvere e sporcizia.
Qual è lo strumento più adatto al suo pelo? Più della spazzola, è il trimmer (pettinino a denti stretti) che aiuta il sottopelo a rigenerarsi. Molto utile anche il guanto in gomma, che va ad ‘accarezzare’ la lunghezza del corpo, seguendo il verso del pelo. Se proprio vogliamo usare una spazzola, possiamo trovarne una a setole morbide in un negozio di articoli per animali.
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Cura del pelo dell’Alpenländische dachsbracke: e il bagnetto?
Il bagno non è sempre un momento piacevole per il nostro cane, anzi potrebbe essere addirittura un trauma. Ma è un momento assolutamente necessario: quindi come possiamo risolvere? Abituandolo fin da cucciolo!
La fortuna dell’Alpenlaendische dachsbracke è che, avendo un pelo corto e un sottopelo fitto, può sottoporsi al bagnetto anche una volta ogni due mesi (insomma il minimo indispensabile). Ovviamente è fondamentale utilizzare prodotti adeguati al cane e non troppo aggressivi con la sua pelle.
Facciamo attenzione a lavarlo anche nelle zone più ‘difficili’ come orecchie, pieghe della pelle ed evitiamo zone che possono irritarsi facilmente come genitali e occhi. Infine diamo sempre un’occhiata alla lunghezza dei suoi artigli e impariamo a tagliare le unghie al cane: in questo modo non gli sembrerà di subire un’altra tortura!
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Antonio D’Agostino