Qual è la cura ideale del pelo dell’Alaskan Malamute e di quali accortezze ha bisogno per essere sempre sano e in forma? Tutti i consigli sulla sua toelettatura e non solo.
Ci avrà colpito probabilmente proprio per il suo manto, una delle caratteristiche più affascinanti di questa razza. E noi? Dobbiamo imparare a prendercene cura per tenerlo sempre pulito e soprattutto in forma: ma qual è la cura del pelo ideale dell’Alaskan Malamute? Cosa c’è da sapere e tutti i consigli sull’uso della spazzola e la sua toelettatura.
Alaskan Malamute: che pelo ha?
A vederlo sembra ben chiaro che si tratta di un manto fitto e ruvido, che però non è né lungo né morbido al tatto: anche se non è sempre così.
Infatti la lunghezza è variabile dal corto e dal medio-lungo e cresce soprattutto ai lati del corpo, spalle, collo, schiena e coda. Nei mesi più caldi dell’anno invece dovrebbe avere un pelo meno lungo e meno fitto.
Per quanto riguarda i colori variano dal grigio al nero, con sfumature che vanno anche nel rosso. E anche quando il bianco, che è il colore dominante non è l’unico, è di certo più presente sulle zampe e in parte del muso.
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Cura del pelo dell’Alaskan Malamute: spazzola e abitudini
Un consiglio che la maggior parte dei veterinari dà sul manto di questa razza? Abituarlo sin da cucciolo alla spazzola e al suo uso. Infatti in questo modo l’Alaskan Malamute potrebbe abituarsi facilmente a quello che potrebbe diventare un momento di piacevole intimità col suo padrone.
Se la spazzola è bene usarla ogni giorno, così da tenere il pelo sempre pulito e fare in modo che il pelo sottostante si rigeneri e cresca. Per quanto riguarda il taglio, non lo si esclude del tutto: infatti può essere utile solo alla base delle zampe, per evitare che il cane possa perdere aderenza (soprattutto sulle superfici lisce).
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Cura del pelo dell’Alaskan Malamute: e il bagnetto?
Non avendo mai un cattivo odore (tranne naturalmente in caso di contatto con sostanze o elementi che lo provocano), non è necessario lavarlo troppo spesso.
Meglio sottoporlo al lavaggio con una cadenza di 2-3 mesi: quindi meglio non abusarne! Il rischio è che la pelle possa seccarsi e lo strato lipidico superiore potrebbe rovinarsi. Se il pelo non è idrorepellente, allora l’umidità resta su di esso provocando cattivo odore e infezioni.
Se proprio volete lavarlo, fate in modo che questo momento coincida con il periodo di muta del cane, così da lavare bene la cute in assenza di sottopelo.
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Antonio D’Agostino