Crioterapia sul cane: che cos’è, a cosa serve e quando farla

Crioterapia sul cane: che cos’è, a cosa serve e quando farla

Di che terapia si tratta e che obiettivi sta raggiungendo? Tutto quello che vorresti conoscere sul trattamento di crioterapia sul cane.

Crioterapia sul cane
(Foto AdobeStock)

La scienza cerca in ogni modo di trovare nuove terapie che possano alleviare fastidi e dolori non solo per noi umani ma anche per i nostri amici a quattro zampe. Una di quelle che ormai si sta espandendo è la crioterapia sul cane, sebbene per molti resti ancora un’incognita. Ma in cosa consiste questo trattamento, che obiettivi tenta di raggiungere e come si mette in pratica? Tutto quello che vorresti conoscere su questa tecnica.

Crioterapia: il segreto è nella parola

Che cosa significa il termine ‘crioterapia’? Dal greco è appunto ‘cura col freddo’ e dunque un’applicazione di ghiaccio che abbia uno scopo sedativo e antidolorifico del tutto naturale. Solitamente viene usata sugli esseri umani per curare delle patologie cutanee. In che modo?

Cane in una vasca fredda
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L’azoto liquido, che dona appunto una sensazione di freddo, causa la restrizione dei vasi ematici superficiali e ne favorisce la vasocostrizione sistemica, che si ‘espande’ ad altri distretti.

Crioterapia sul cane: che cos’è e come si fa

Come accade per noi umani, anche sui nostri amici animali la crioterapia consiste nell’applicazione di ‘freddo’ su alcune parti del corpo doloranti. Lo scopo è appunto quello di favorire il recupero della zona interessata ma può essere raggiunto in due modi: la prima con l’applicazione di elementi appunto freddi o congelati, la seconda attraverso l’azoto liquido.

L’applicazione di ghiaccio o altri elementi gelati provoca sul cane la costrizione dei vasi sanguigni e una riduzione dell’infiammazione, oltre a eliminare più facilmente e rapidamente le tossine. In caso di sanguinamento, aiuta anche il flusso ad arrestarsi, con conseguente diminuzione del gonfiore e dunque del dolore.

Quando viene suggerita la crioterapia sul cane: a che serve

Ovviamente è sempre meglio affidarsi al parere del nostro veterinario di fiducia, ma in linea di massima è possibile adottare questa tecnica nei momenti immediatamente successivi ad un infortunio ma anche nel post-operatorio.

In alcune circostanze gli esperti consigliano la crioterapia perché riesce a dare buoni risultati in caso di:

  • infiammazione,
  • dolori dovuti a osteoartrosi,
  • glaucoma nel cane,
  • problemi di pelle (come in caso di dermatosi).

La crioterapia può fare male? Tutte le controindicazioni

Ma può far male applicare del freddo sulla zona dolorante di Fido? In realtà la risposta negativa non è sempre così scontata, poiché ci sono delle situazioni in cui è meglio evitarla. Solitamente se vi sono lesioni di nervi, ferite aperte e sanguinolente, infezioni in atto, problemi di circolazione cardiaci o vascolari, casi di ipotermia, oppure quando il cane semplicemente non riesce a tollerare questo trattamento, è meglio non farlo.

Crioterapia sul cane
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Inoltre, e ciò si verifica soprattutto quando si applica dell’azoto liquido, possono verificarsi delle spiacevoli controindicazioni, anche ben visibili ad occhio nudo: si tratta appunto di gonfiore, dolore acuto, perdita di sensibilità etc.

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Prezzo e altre info utili

In realtà non è possibile stabilire una cifra oggettiva, poiché ogni veterinario a sua discrezione potrà inserire o meno il trattamento all’interno del costo della visita. Ovviamente se si tratterà di fissare una sorta di calendario per la crioterapia, la questione potrebbe essere diversa e sarebbe necessario fissare un prezzo per ogni seduta.

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L’uso di azoto liquido ha ovviamente un costo diverso e superiore rispetto alla semplice applicazione di una borsa di ghiaccio. Se la crioterapia con azoto liquido non è assolutamente consigliata da fare in casa, potremmo chiedere al veterinario se e quando possiamo applicare la borsa di ghiaccio sul nostro cane dolorante.

Solitamente si può applicare sul cane per circa 10 minuti, più volte al giorno se necessario (soprattutto nella fase acuta del dolore). Per i cani dal pelo lungo magari è bene prolungare il trattamento di cinque minuti in più, rispetto ai classici 10.

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