Convulsioni nel cane, una patologia molto difficile da affrontare e che va monitorata. Vediamo le cause scatenanti, i sintomi tipici e come agire per fido.
Nel corso della sua vita, l’amico a quattro zampe può attraversare anche dei momenti drammatici e di forte paura che fanno spaventare in modo tremendo il suo padrone o la sua famiglia. Fido può essere soggetto ad alcune malattie complesse che mettono a dura prova la sua resistenza e il suo coraggio. Una di queste riguarda le crisi epilettiche. Vediamo in cosa consistono le convulsioni nel cane e come gestirle nel modo corretto.
É considerato l’evento più brutto e pericoloso che può colpire il proprio cane. Le convulsioni in fido possono essere scatenate da diverse cause e si presentano dei sintomi tipici a cui si deve prestare molta attenzione. Approfondiamo nell’articolo.
Ci sono dei momenti in cui ci preoccupiamo molto per la salute (e per la vita stessa) del caro cane domestico, situazioni in cui ci sembra di essere impotenti e di non riuscire a fare quanto in nostro potere per non farlo soffrire.
Quando si verificano all’improvviso le convulsioni nel cane, è normale entrare nel panico e non sapere cosa fare. Ma è proprio in questa condizione delicata che fido ha bisogno della lucidità e dell’aiuto del suo padrone.
Le convulsioni di fido consistono proprio in una perdita di controllo del corpo, per via di attività cerebrali anomale nell’animale.
Questi episodi si verificano improvvisamente e possono essere lievi o molto gravi, possono essere parziali, quindi interessare una zona di bau, o colpire tutto il corpo.
Sono tante e diverse le cause che provocano le convulsioni nel cane. Le principali sono:
Quando si manifestano le convulsioni, le quali hanno la durata di 3–5 minuti, l’amico peloso può restare reattivo o essere incosciente. Se le crisi convulsive durano più di qualche minuto, possono scatenarsi dei gravi effetti collaterali, quali edema polmonare nel cane, edema cerebrale, ipertermia.
Durante gli attacchi possono presentarsi dei segnali di avvertimento, come stress, ansia, paura, preoccupazione o stordimento. Il cane vittima di crisi convulsive potrebbe nascondersi e apparire agitato, oltre che chiedere direttamente aiuto al suo padrone.
Altri sintomi della crisi epilettica sono i movimenti intestinali, difficoltà di minzione e contrazioni agli arti o ai muscoli.
Nella maggior parte dei casi, le convulsioni si verificano mentre il cane è a riposo o quando dorme, quindi di notte o alle prime ore del mattino.
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Gestire le crisi convulsive di fido non è semplice. É fondamentale monitorare gli attacchi ed avere tutte le informazioni necessarie da poter comunicare al proprio veterinario. Leggiamo meglio, qui, come occorre comportarsi durante questi delicati episodi e cosa è meglio evitare per la sicurezza del cane.
L’età del proprio cane può essere indicativa della probabilità di essere soggetti a convulsioni. Se il peloso non ha ancora compiuto l’anno, le crisi convulsive si possono verificare per un difetto alla nascita, come lo shunt portosistemico o l’idrocefalo.
Nel cane di età compresa tra 1 e 5 anni, molto probabilmente c’è la presenza di epilessia idiopatica. Quando, invece, fido ha più di 5 anni, le convulsioni sono una stretta conseguenza di altre condizioni mediche, quali l’ictus e il tumore al cervello.
L’aiuto e la prontezza da parte del padrone, durante una crisi, sono indispensabili per proteggere il cane sofferente. É essenziale fare in modo che non cada da un’altezza e mantenerlo lontano dall’acqua.
Nel caso siano presenti altri animali in casa, è opportuno allontanarli per la loro sicurezza, in quanto fido in preda a convulsioni può confondersi ed essere minaccioso.
Attenzione ad osservare la situazione di fido, monitorando con precisione il tempo di inizio e fine dell’attacco e verificando se le convulsioni sono parziali o totali. L’ideale è riprendere l’evento con un video da poter mostrare, poi, al medico veterinario.
Se le convulsioni dovessero durare più di 3 minuti, occorrerà controllare la temperatura di fido e, se necessario, raffreddarlo con acqua fresca sulle orecchie, su ventre e zampe. Contattare con urgenza il veterinario di fiducia per il suo aiuto.
É molto importante mantenere la calma in una situazione così pericolosa, in cui l’animale è molto agitato e non ha più controllo sul suo corpo e sulle sue reazioni. Per questi motivi, bisogna evitare di chiamarlo con urla e non mettergli le mani vicino alla bocca ( per non essere morsi accidentalmente).
Non si deve assolutamente scuoterlo e non gettargli secchiate di acqua per placarlo. Inoltre, è da evitare fargli bere l’acqua o qualsiasi altra sostanza. Fido in preda alla crisi andrà bagnato con delicatezza e protetto dai rischi intorno a lui.
Insieme a queste azioni corrette da mettere in pratica con lucidità, chiamare il soccorso del veterinario è d’obbligo e va fatto il prima possibile per tutelare la sua vita.
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Ilaria G
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