Contrazioni nel cane e travaglio improvviso? Niente panico! Vediamo, insieme, tutto quello che dobbiamo sapere per affrontare al meglio la situazione e occuparci della salute di fido.
Quando si ha un amico a quattro zampe femmina le preoccupazioni per lei possono essere costanti e non si sa mai se si è abbastanza esperti e pronti per occuparcene se dovesse restare incinta e partorire. La presenza di una cagnolina ci fa capire quanto sia importante conoscere l’animale e sapere come comportarsi in ogni situazione. Vediamo tutto ciò che si deve sapere sulle contrazioni nel cane e sul suo travaglio, per non commettere errori.
La cagnolina che affronta una gravidanza potrebbe partorire anche in anticipo e manifestare dei sintomi importanti a cui bisogna stare attenti. Le contrazioni ed altri segnali stanno ad indicare le varie fasi del suo travaglio. Leggiamo meglio qui nell’articolo.
Il parto del proprio cane è un grande evento emozionante a cui occorre presentarsi pronti e preparati, per poter gestire in sicurezza la situazione delicata che sta per verificarsi. Se si sa poco o nulla sull’argomento, è bene informarsi perché potrebbe capitare presto.
Innanzitutto, dobbiamo sapere che la gravidanza del cane dura circa 9 settimane, tra i 57 e i 70 giorni e bisogna tenere conto che il momento del parto può arrivare all’improvviso. Il travaglio, inoltre, può variare in base alla razza canina e si sviluppa in tre diverse fasi: fase prodromica, fase espulsiva e fase della espulsione delle placente.
La prima fase prodromica del travaglio può durare tra le 12 e le 36 ore. In queste prime ore si assiste alle contrazioni uterine, le quali comportano alcuni sintomi, quali:
La seconda fase espulsiva dura, generalmente, tra le 3 e le 12 ore. Durante questa fase, si rompe la placenta e abbiamo la fuoriuscita di fluido trasparente; un liquido importante nella lubrificazione del canale del parto, poiché facilita l’uscita dei cuccioli.
Una volta uscito il primo cucciolo dovrà esserci, nel tempo di nascita di un altro cucciolo, l’attesa di non più di 2 ore. Nascono, così, i cuccioli uno alla volta. La cagna si occuperà subito dei suoi cuccioli, anche recidendo il cordone ombelicale e stimolandoli.
La terza e ultima fase del travaglio riguarda l’espulsione delle placente e si verifica quando sono nati tutti i cuccioli. In questa fase, è importantissimo monitorare la cagna e impedirle di mangiare più di due o tre placente, poiché potrebbero provocare vomito e diarrea nel cane.
Se la situazione è sotto controllo e il parto è avvenuto regolarmente, non è necessario intervenire.
Ma se la madre dovesse essere molto agitata e nervosa del previsto, dovremmo aiutarla rompendo le membrane fetali e liberando le vie respiratorie dai liquidi. Sarà necessario, poi, asciugare con un panno il corpicino del cucciolo, usando sempre dei guanti in lattice e ricordando di stimolare la respirazione.
Quando si manifestano già i primi sintomi che abbiamo riportato, bisogna contattare subito il veterinario di fiducia, il quale potrà assistere e consigliare al momento del parto:
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Se ci si accorge che il momento del parto della cagna è imminente, tramite i vari segnali di cui abbiamo parlato, l’intervento del medico veterinario è fondamentale. Vediamo come l’esperto può occuparsi del proprio animale e in cosa consiste il trattamento.
Se dovesse verificarsi un travaglio anticipato per l’animale, la presenza del veterinario è necessaria, come abbiamo già accennato. Sarà l’esperto ad effettuare la diagnosi e a somministrare degli antibiotici, nel caso in cui dovessero presentarsi delle infezioni.
Sono previste ulteriori cure, soprattutto per le cagne che soffrono di patologie o che sono molto sofferenti. In questi casi potranno ricevere liquidi e altri farmaci che possono stimolare l’evacuazione uterina.
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Ilaria G
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