Il cane affetto da questa malattia deve seguire una dieta controllata e uno stile di vita sano. Esiste però anche la possibilità dell’insorgenza di secondarie complicazioni del diabete nel cane: ecco cosa c’è da sapere.
Il diabete è una patologia che può affliggere il cane sin dalla nascita oppure può insorgere successivamente o a causa di vari problemi di salute o a seguito di obesità oppure ancora per una predisposizione ereditaria alla disfunzione. Il cane diabetico richiede un bel po’ di attenzioni relative alla dieta da seguire, ai livelli di esercizio fisico e a un corretto stile di vita. Ma non è tutto. Questa patologia può portare con sé anche alcune complicazioni del diabete nel cane dette secondarie.
Si tratta di malattie che potrebbero presentarsi in soggetti diabetici ed è compito del padrone saper ridurre al minimo i rischi e saperle riconoscere (attraverso i primi sintomi) al fine di agire tempestivamente. Le più comuni complicazioni che possono potenzialmente presentarsi in un Fido diabetico sono: formazione della cataratta, glaucoma, neuropatia, aumento del rischio di infezioni batteriche e chetoacidosi diabetica. Vediamo le caratteristiche e i sintomi di queste malattie e i relativi fattori di rischio.
È la più tipica delle conseguenze del diabete del cane dovuta proprio agli alti livelli di glucosio nel sangue. Gli zuccheri provocano inizialmente l’opacità del cristallino e col passare del tempo si può arrivare anche alla cecità. Sarà necessario quindi rimuovere subito la cataratta del cane al fine di evitare la compromissione della vista.
Il glaucoma del cane è l’altra patologia dell’occhio che può essere connessa al diabete, ma visto che nella maggior parte dei casi si tratta di una conseguenza della cataratta è classificata come complicazione terziaria. L’occhio col glaucoma si presenta sporgente e gonfio, il cane sente molto dolore e questa patologia può portare ad altri problemi più gravi come il distacco della retina. Causa del glaucoma sono l’aumento della pressione oculare e le elevate concentrazioni di proteine nell’occhio. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono le parole d’ordine per ridurre le probabilità che si sviluppi la patologia.
Alte concentrazioni di glucosio nel sangue possono portare a danni neuronali che Fido manifesta con tremore delle articolazioni (specie quelle posteriori) e debolezza fisica. Dovrai, ovviamente, contattare il veterinario affinché il danno non diventi permanente. Equilibrare i livelli di glucosio consentirà di ripristinare le condizioni fisiche del cane.
Gli alti livelli di zuccheri nel sangue possono favorire la proliferazione di batteri potenzialmente dannosi che, in un cane non diabetico, vengono neutralizzati dall’organismo stesso. Fido diabetico invece corre il rischio di contrarre vari tipi di infezioni ed è difficile anche che possa debellarle completamente da solo.
La mancata cura del diabete del cane o la terapia non corretta possono portare alla chetoacidosi diabetica, patologia molto pericolosa che si manifesta quando l’organismo non è in grado di processare gli zuccheri assunti con l’alimentazione. L’organismo del cane comincia a “usare” i depositi di grasso e i muscoli con conseguente diminuzione del peso corporeo. Altri sintomi sono letargia, debolezza muscolare, eccessiva fame e sete, eccessiva minzione e defecazione e, nei casi più acuti, anche grave disidratazione, vomito, e cecità improvvisa. Se noti uno di questi sintomi dovrai contattate immediatamente il veterinario perché la chetoacidosi diabetica deve essere trattata tempestivamente e correttamente.
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S.C.
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