Avvelenamento da canfora nel cane: cosa può provocare tale condizione, quali sono i segnali e come provvedere al recupero dell’animale.
Al giorno d’oggi, si vive in un mondo frenetico, con sempre troppo poco tempo a disposizione per avere cura, come si dovrebbe, del nostro amico a quattro zampe.
Purtroppo, così facendo, si sottovalutano i pericoli che sono dietro l’angolo, ogni qualvolta che lasciamo Fido in casa da solo o lo perdiamo per un momento di vista.
Tra i vari pericoli per il cane, c’è una sostanza tossica conosciuta con il nome di canfora. Ecco perché, in questo articolo, andremo a conoscere quali le cause, i sintomi e il trattamento per l’avvelenamento da canfora nel cane.
Avvelenamento da canfora nel cane
Proteggere il cane, è un dovere del proprietario, perciò è bene conoscere quali sono le minacce presenti, in particolar modo, tra le quattro mura di casa.
La canfora è un composto organico che si trova in alberi chiamati Cinnamomum camphora. Si tratta di una sostanza solida dal colore bianco o trasparente, con un caratteristico odore forte e penetrante.
Viene estratta dalla corteccia e dal legno di questi alberi e viene utilizzata in vari settori per le sue proprietà aromatiche e medicinali.
Proprio per questo suo profumo fresco e pungente, viene adoperata in vari prodotti come, creme, unguenti, oli essenziali e anche alcuni prodotti alimentari.
Tuttavia, è importante sottolineare che la canfora è una sostanza tossica e se ingerita o assorbita dal cane in una quantità significativa, anche attraverso la pelle, può essere pericolosa fino ad avvelenare il cane.
Cause della avvelenamento da canfora nel cane
Il cane è particolarmente suscettibile alla tossicità della canfora, per tale ragione, occorre tenere lontani i prodotti che contengono questa sostanza.
Come infatti, una delle principali cause di avvelenamento da canfora nel cane, è proprio la facilità di accesso ai prodotti contenenti tale sostanza che sono presenti in casa ma in maniera mal custodita.
Altre cause di avvelenamento da canfora nel cane sono:
- inalazione e assorbimento cutaneo: l’inalazione e l’assorbimento cutaneo possono avvenire quando il cane vive o trascorre del tempo in aree dove la canfora è presente in massicce dosi;
- ingestione diretta di prodotti: accidentalmente il cane può ingerire i prodotti che contengono canfora, come creme e unguenti oli essenziali o altri prodotti;
- masticazione di oggetti: oggetti come, cerotti antinfiammatori o repellenti per insetti, possono contenere canfora e se malauguratamente, il cane dovesse ingerire o solo masticare tali oggetti potrebbe rischiare di avvelenarsi;
- utilizzo di prodotti non sicuri per cani: inconsapevolmente, alcuni proprietari, potrebbero fare uso di prodotti a base di canfora, ignorando il potenziale pericolo che rappresenta questa sostanza per la salute del loro amico a quattro zampe.
Sintomi di avvelenamento
Per poter capire se il cane si è avvelenato con la canfora, occorre conoscere i segnali e i sintomi che l’animale può manifestare durante questa condizione.
I sintomi principali, possono essere i seguenti:
- aumento della frequenza cardiaca;
- depressione del sistema nervoso centrale;
- letargia;
- diarrea nel cane;
- vomito;
- difficoltà a camminare;
- difficoltà respiratorie;
- irritabilità;
- ansia;
- lesioni alla pelle o irritazioni cutanee;
- salivazione eccessiva;
- tremori o convulsioni;
- febbre nel cane;
- coma.
Questi appena elencati, sono i sintomi più comuni, ma nei casi gravi, l’avvelenamento da canfora può generare problematiche di salute molto più serie, come l’insufficienza respiratoria o cardiaca.
Tali condizioni possono essere fatali se non trattate per tempo, perciò se notate uno o più di questi sintomi nel vostro cane e avete il sospetto di avvelenamento, contattate immediatamente il veterinario.
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Diagnosi
Per poter diagnosticare l’avvelenamento da canfora nel cane, il veterinario dovrà innanzitutto, osservare i sintomi.
Contemporaneamente chiedere al proprietario cosa sia potuto succedere e se il cane ha potuto avere contatti con prodotti contenenti questa sostanza.
Dopodiché, insieme all’esame fisico sul cane, farà anche dei prelievi di sangue e dei prelievi di campioni di urine per cercare la presenza di canfora o dei suoi metaboliti.
In alcuni casi, potrebbe decidere di eseguire anche delle radiografia al cane o ecografie per individuare eventuali danni interni, come irritazione gastrica o ostruzioni intestinali.
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Trattamento dell’avvelenamento da canfora nel cane
Non smetteremo mai di dire che è opportuno non trattare l’avvelenamento da soli, ossia senza il supporto di un veterinario, poiché potrebbe essere necessario un trattamento specifico e potreste solo peggiorare la situazione agendo autonomamente.
Mentre, il veterinario dopo avere eseguito esami specifici e aver potuto così stabilire la diagnosi, procederà con il trattamento adeguato.
La terapia, non può essere unica per tutti, ma naturalmente verrà basata sulla gravità delle condizioni del cane.
Generalmente, il trattamento consiste in:
- induzione al vomito per rimuovere la sostanza tossica dallo stomaco;
- carbone attivo per assorbire la canfora residua nello stomaco e ridurre l’assorbimento nell’intestino;
- terapia sintomatica tramite la somministrazione di farmaci, per gestire i sintomi come, irritazioni cutanee, problemi respiratori o problemi gastrointestinali;
- terapia di supporto per mantenere la funzione cardiaca e il respiratoria o controllare le convulsioni nel cane, il veterinario potrebbe prescrivere l’uso di farmaci specifici;
- fluidi e terapia di reidratazione, utile per mantenere l’idratazione del cane che ha subito vomito e diarrea, il veterinario potrebbe somministrare fluidi per via endovenosa.
Il cane avvelenato, potrebbe avere la necessità di un monitoraggio costante per valutare la risposta al trattamento.
Ciò potrebbe risultare fondamentale per riconoscere in tempo la comparsa di eventuali effetti collaterali o complicazioni.