Cheratite cronica superficiale nel cane, una patologia che tende a colpire molte razze. Vediamo, insieme, cosa può scatenarla, con quali sintomi si manifesta e come si tratta.
I problemi che possono affliggere il nostro amico peloso sono di varia natura. Senza accorgercene subito, fido entra in contatto con dei pericoli quotidiani, dentro e fuori casa, oppure ha la sfortuna di sviluppare malattie di cui non si era a conoscenza. Vediamo, qui, in cosa consiste la cheratite cronica superficiale nel cane e come intervenire.
Si tratta di una patologia immunomediata, per la quale sono più predisposte alcune razze. Leggiamo, qui di seguito, circa le sue cause e la sintomatologia che si sviluppa nel cane colpito.
L’amico a quattro zampe, lo sappiamo bene, è un animale molto delicato e sensibile, che può reagire negativamente a molti stimoli esterni.
Nonostante sia sotto la protezione costante del suo padrone, fido è sempre esposto ai rischi per la sua salute.
A contatto con il mondo esterno, infatti, il caro peloso può subire dei danni fisici, in grado di fargli sviluppare malattie più o meno gravi e di sconvolgere il suo equilibrio.
Soprattutto durante la stagione estiva, in cui usciamo molto spesso insieme a fido, anche lui può andare incontro a dei problemi, che non vanno mai sottovalutati per il suo bene.
É proprio sotto il sole caldo e costante dell’estate che può sopraggiungere una malattia immunomediata definita cheratite cronica superficiale.
Parliamo, precisamente, di una infiammazione cronica della cornea in qualsiasi cane, anche se esistono delle razze predisposte (tra cui i meticci) quali il Border Collie, il Pastore tedesco, il Pastore belga e l’Husky.
Questa malattia, conosciuta anche come “panno corneale”, può comparire nell’animale a causa di un’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti, a cui reagirebbe il suo sistema immunitario.
Il cane colpito dalla malattia, in realtà non manifesta particolare fastidio o dolore all’occhio ma possono presentarsi delle conseguenze, tra cui la presenza di pus o muco lieve nell’angolo dell’occhio.
Sono tipici sintomi quali la congiuntivite del cane in estate oppure il blefarospasmo, in una sua forma più grave in bau.
Altri sintomi possibili sono l’arrossamento dell’occhio e palpebra arrossata e irregolare, oltre che la comparsa di macchie irregolari di colore bianco rossastro che tenderanno a scurirsi, le quali possono provocare anche cecità.
Come viene diagnosticata la cheratite cronica superficiale nel cane? E come può deve essere trattata? Continuiamo la lettura.
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Nel caso si notino dei sintomi evidenti in fido, come quelli elencati sopra, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio veterinario. Il cane verrà sottoposto ad una diagnosi accurata e verrà deciso il trattamento migliore per la sua condizione. Vediamo meglio qui.
Se il proprio cane manifesta dei sintomi chiari all’occhio, anche senza lamentarsi o provare dolore intenso, è necessario affidarsi subito al veterinario di fiducia ed effettuare il controllo.
La visita specialistica comprenderà la giusta procedura per diagnosticare la patologia immunomediata in fido e si deciderà per la cura necessaria
Il trattamento, per questa malattia, deve essere iniziato immediatamente dal cane, per fare in modo che agisca subito e che si possa far scomparire la vascolarizzazione.
Questo consiste in una somministrazione frequente di immiunosoppressori, quindi ciclosporina e steroidi che, mano a mano, potranno essere diminuiti ma mai interrotti.
É previsto anche l’utilizzo di pomate a base di antibiotici, da applicare più volte durante la giornata. Se fido non reagisce bene subito al trattamento, si può provvedere con l’ozonoterapia, utile per combattere l’infiammazione.
Qualora il cane manifesti una forma grave della patologia, dovrà essere effettuata una terapia chirurgica, ovvero la rimozione della cornea colpita dell’occhio.
In alcuni casi, il trattamento potrà essere necessario per tutta la vita dell’animale e si consiglia di prestare molta attenzione ai movimenti dell’animale, ancora di più in estate.
É preferibile evitare di farlo passeggiare nelle ore troppo calde e assolate del giorno e uscire la mattina presto o la sera. Inoltre, si può aiutare fido con delle lenti protettive specifiche, studiate proprio per proteggerlo dagli effetti negativi del sole.
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