Se il cattivo odore del cane dura anche dopo il bagno c’è qualcosa che non va: cosa succede e quando preoccuparsi.
In realtà quando lo laviamo con acqua e sapone abbiamo tutto il diritto di credere che non emanerà più alcun cattivo odore, ma non è sempre così. Infatti può capitare, per varie ragioni che andremo ad analizzare nel dettaglio, che il risultato finale non sia quello che avevamo in mente. Ma che significa se il cattivo odore del cane persiste anche dopo il bagno? E cosa possiamo fare per aiutarlo? Tutto quello che c’è da sapere.
In realtà non esiste una sola e unica risposta oggettiva a questa domanda, poiché in linea di massima lavare un cane sarà necessario ogni volta che si sporcherà talmente tanto da cambiare il colore del pelo o da non emanare lo stesso solito odore. La frequenza del bagnetto e il tempo trascorso tra un lavaggio e un altro dipende da due fattori fondamentali: la lunghezza del pelo e il tipo di vita che conduce.
Gli esemplari a pelo lungo infatti tendono a trattenere nel manto con più facilità e più sporco rispetto a un Fido dal pelo corto: quindi se nel primo caso si può optare un bagnetto ogni 40 giorni circa (c’è chi addirittura arriva a due mesi), in quello dal pelo più corto si può aspettare anche fino a tre mesi tra un lavaggio e l’altro.
Per quanto riguarda lo stile di vita invece, se il cane è abituato a stare a casa avrà esigenze diverse rispetto a quello che ama stare e lavorare all’aria aperta, magari nel fango e nel terreno: per una questione anche di igiene in casa, va da sé che il secondo dovrà essere lavato e asciugato più spesso del primo.
Ma come è possibile che neppure un bagnetto con tanto di detergente specifico e shampoo sia riuscito a farci ottenere l’effetto ‘olfattivo’ sperato? Tranquilli, non abbiamo spagliato prodotto ma le reali cause saranno da ricercare nello stato di salute del cane stesso, che potrà presentare diverse problematiche più o meno latenti.
Un cane che emana cattivo odore anche dopo il bagno infatti potrebbe avere un problema di pelle, una infezione che di certo non si ‘cura’ con un semplice bagnetto, poiché potrebbe avere un’origine fungina o batterica. Potrebbe trattarsi infatti di dermatite di Malassezia, causata dall’omonimo lievito presente già sulla pelle, che potrebbe crescere e infettarsi in determinate condizioni.
In alternativa potrebbe trattarsi di infezioni batteriche, dovute a morsi e corpi estranei, e che causano anche prurito. Il solo modo per capire la tipologia di infezione è la coltura batterica che si fa su campioni di pelle, magari coadiuvati da analisi del sangue.
Spostandoci sulla parte dell’ano, le cause potrebbero essere o una malattia del sacco anale (le cui ghiandole emanano una secrezione maleodorante, soprattutto quando sono presenti ascessi e infezioni su di esse) oppure un problema di flatulenza del cane. Quest’ultima può essere causata da intolleranze alimentari, allergie, da alcuni alimenti in particolare o il fatto di ingerire parecchia aria quando si mangia, come accade alle razze brachicefale.
Si potrebbe trattare di una malattia parodontale, che si ‘preannuncia’ solitamente con un problema di alitosi canina, ma anche evidenti segni di dolore e difficoltà a masticare, ipersalivazione e conseguente aggressività dell’animale. Spesso tutto parte da un accumulo di placca, che può evolversi in tartaro e infiammazione dei tessuti, delle gengive e dei denti fino a colpire l’osso (quando non viene trattata).
Un’otite esterna può causare il cattivo odore dalle orecchie del nostro amato Fido, ma al di là di questo potremmo notare il fastidio che il cane prova e i suoi tentativi di grattarsi con le zampe proprio nella zona delle orecchie. Queste ultime potrebbero secernere liquidi giallognoli o marroncini, che saranno prelevati dal veterinario che provvederà ad analizzarle in laboratorio.
Se vuoi conoscere le terapie previste in caso di cattivo odore del cane anche dopo il bagno, clicca su Successivo:
Ora vedremo in base alle problematiche sopra elencate cosa possiamo fare per risolvere il problema del nostro cane o meglio quali sono le terapie consigliate solitamente dagli esperti in quelle determinate situazioni di salute canina.
Nel caso infatti di malattie della pelle, come la dermatite di Malassenzia, si consiglia un trattamento a base di shampoo specifico, creme a uso topico e, nei casi più gravi, farmaci da assumere per via orale. Le infezioni batteriche invece potrebbero avere benefici o essere del tutto risolte con l’uso di alcuni tipi di shampoo, unguenti e prodotti antibiotici.
Quando l’ascesso del sacco anale si rompe e inizieremo a notare la presenza di sangue e pus fuoriuscire da quella zona, bisognerà usare gli antibiotici per curare la ferita. E’ probabile che il veterinario, il solo a dover toccare la zona, dovrà farlo sotto sedazione poiché provocherebbe molto dolore al malcapitato cane.
Quando il problema è la flatulenza nella maggior parte delle volte sarà opportuno cambiare l’alimentazione di Fido e iniziare a curare le malattie gastrointestinali che possono essere state la diretta conseguenza.
La parodontite nei cani non viene riconosciuta e trattata in tempo, il rischio è che possa perdere i denti; è molto comune nei cani di piccola taglia e in quelli brachicefali. La terapia consigliata ovviamente dipende anche dal punto della situazione in cui si trova Fido al momento della visita.
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Se sono le orecchie a emanare il cattivo odore, dobbiamo adottare la cura per l’otite nel cane, iniziando con una pulizia profonda e accurata del condotto uditivo interessato e poi somministrandogli i farmaci atti a curarla che possono essere o applicati nelle orecchie o per via orale.
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