La cataratta nel cane anziano è una patologia molto comune. Vediamo di capire quali sono le cause scatenanti, i sintomi attraverso cui si manifesta e il trattamento consigliato.
Quando il nostro amico a quattro zampe trascorre molti anni e con noi e diviene anziano, tante cose cambiano nella sua vita. Alcune condizioni legati alla sua età possono influenzare la quotidianità rendendola faticosa e fido può andare incontro ad alcuni disturbi tipici dell’anzianità. Uno dei disturbi più comuni per il peloso nella terza età è la cataratta. Oggi, vediamo come si manifesta la cataratta nel cane anziano e come si deve agire.
Si tratta di una patologia molto diffusa nel cane anziano e può colpire tutte le razze canine e di ogni taglia. Ma cosa accade di preciso, in fido quando si presenta la cataratta? Leggiamo più approfonditamente qui nell’articolo.
Anche per l’amato fido arriva, prima o poi, il momento in cui le energie e l’entusiasmo per attività sempre apprezzate iniziano a perdersi. É una situazione che colpisce ogni razza e si può imparare a convivere in maniera diversa, seppur con delle responsabilità in più.
Una delle malattie comuni che colpisce il cane anziano è la cataratta. Parliamo di un disturbo oculare che provoca la perdita progressiva, o definitiva, della capacità visiva del peloso domestico, che diverrà alterata o opaca.
La cataratta nel cane anziano si sviluppa quando il cristallino della lente all’intorno del suo occhio si opacizza ed esso diviene di colore bluastro, rovinando la vista. Il peloso, quindi, può presentare una velatura bluastra su uno o entrambi gli occhi. Ma cosa causa la cataratta nell’animale?
Cause della cataratta in fido anziano, possono essere:
La malattia è caratterizzata da due fasi: congenita e senile. La cataratta congenita si sviluppa per fattori genetici ed ereditari, ma si verifica anche se il feto viene esposto ad altre malattie infettive o a sostanze dannose. Il disturbo può interessare un occhio e poi l’altro, non per forza insieme.
La cataratta senile, invece, colpisce i cani con più di 6 anni di età. Spesso, questo disturbo può essere confuso con la sclerosi nucleare, una malattia legata invece al naturale invecchiamento del cristallino che comporta una difficile messa a fuoco.
É possibile riconoscere subito la presenza di cataratta nel proprio cane anziano. Uno dei primi segnali è il cambio di colore dell’occhio, bianco e contornato di blu, insieme all’abbassamento della vista. Bisogna sapere che la cataratta in fido si forma lentamente, perciò all’inizio potrebbero comparire piccole macchioline bianche.
Altri sintomi della cataratta sono:
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In presenza chiara di cataratta nel cane anziano è importante agire per verificare il livello della patologia che l’ha colpito. Vediamo cosa si deve sapere per prendersi cura di lui e quali possono essere le possibili cure e il trattamento ideale per l’animale.
Esistono delle razze di cani predisposte ad avere problemi agli occhi e alcuni cani sono portati ad ammalarsi di cataratta, come il pastore tedesco, il labrador retriever, il golden retriever, il barboncino nano e l’american cocker spaniel.
Come soluzione a questa pericolosa patologia, si suggerisce di solito l’intervento chirurgico. Per valutare questa operazione, però, occorre affidare l’animale alle mani del medico veterinario, il quale potrà escludere altre gravi malattie oculari, come il glaucoma nel cane. Esistono, poi, delle soluzioni meno invasive per curare la sua condizione.
Si tratta di cure palliative capaci di alleviare il dolore di fido e di migliorare la situazione. L’utilizzo di piante e tisane, come eurasia e celidonia, per preparare impacchi agli occhi, insieme a rosmarino e olmaria, è molto utile per alleviare il fastidio oculare in fido.
La somministrazione di vitamine A, C, E è molto importante, poiché preziosa fonte di antiossidanti. Queste sostanze possono rallentare l’avanzamento della cataratta nel peloso anziano, così come l’uso di una sostanza chiamata carnosina. Per questa, essendo un farmaco, occorre la prescrizione del veterinario.
Attenzione all’esposizione solare: è bene ridurre le ore di sole e pianificare per l’animale malato una corretta alimentazione, integrata ed equilibrata, basata su cibi naturali.
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Ilaria G
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