Carenza di sodio nel cane, una condizione nell’animale anche detta iponatriemia. Vediamo quali le cause, i sintomi e la cura per aiutare Fido.
Quando parliamo di sodio, intendiamo l’atomo con più carica positiva che esiste nel corpo.
Perciò una carenza di sodio nel cane vuol significare un’incapacità da parte dei fluidi corporei di passare attraverso le membrane cellulari (osmosi), per cui le concentrazioni chimiche del corpo sono mantenute in equilibrio.
La carenza di sodio nel cane può avere diverse cause, compreso il consumo di una quantità eccessiva di liquidi, l’insufficienza renale, l’insufficienza cardiaca, la cirrosi e l’uso di diuretici. Altre cause possono essere:
I sintomi della carenza di sodio nel cane dipendono soprattutto dalla causa sottostante.
Anche se i principali segnale che l’animale mostra in modo evidente sono:
Quando l’iponatriemia o carenza di sodio nel cane, diventa più grave, possono comparire spasmi muscolari e convulsioni.
Il cane può diventare meno reattivo, fino all’incapacità di svegliarsi (coma) e può sopraggiungere la morte.
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Per poter effettuare una diagnosi di carenza di sodio nel cane, è necessario che il medico individui la causa sottostante.
Il medico tiene conto delle circostanze del paziente, comprese la presenza di altre patologie e i farmaci assunti.
Effettuerà quindi i seguenti esami del sangue sul cane:
Tutti questi test saranno utili per poter stabilire la corretta diagnosi e ad escludere altre patologie.
Il trattamento della carenza di sodio nel cane, dipenderà tutto dalla causa. Generalmente se è lieve, può essere trattata riducendo l’assunzione di liquidi.
Fondamentalmente dovrà essere corretto il livello di sodio in modo non drastico e nemmeno velocemente. L’aumento troppo rapido dei livelli di sodio può causare un danno cerebrale grave e spesso permanente.
Se invece la mancanza è grave, il trattamento consiste nel lento aumento dei livelli di sodio nel sangue mediante liquidi per via endovenosa e talvolta con un diuretico.
In merito al follow up il veterinario effettuerà un controllo sullo stato di idratazione del cane e altre concentrazioni di elettroliti sierici.
Non prima però di aver osservato la risposta del cane al trattamento, ripetendo le determinazioni del sodio sierico.
Questo deve essere fatto per evitare una correzione troppo rapida delle concentrazioni sieriche di sodio e per assicurare una risposta adeguata al sodio e ad altre terapie indicate.
Ettore D’Andrea
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