E se improvvisamente ci rendessimo conto che Fido non ci sente? Quali sono tutti i segnali per capire se il cane è sordo e tutti i modi per aiutarlo.
Si tratta di un problema piuttosto diffuso, non mortale e col quale è assolutamente possibile convivere. Certo fa male vedere il nostro cane smarrito e più indifeso, ma ciò non significa che non possa imparare, insieme al padrone, ad adattarsi a questa nuova situazione. Ecco come capire se il cane è sordo con alcuni, semplici test da fare in casa e in che modo aiutarlo a compensare la perdita dell’udito. Inoltre scopriremo quali sono le età del cane a ‘rischio sordità’ e come affrontare il problema.
Se paragoniamo l’udito del cane a quello umano, capiremo quanto quest’ultimo sia assolutamente inferiore al primo. Si parla di circa il doppio delle vibrazioni che Fido riesce a captare, anche a distanze notevoli, rispetto a quante ne riesce a percepire l’umano. E’ ovvio che avere a disposizione un senso così sviluppato, renda il cane più attento ai pericoli che lo circondano e più sicuro di sé. Purtroppo però i problemi di udito sono sempre in agguato e possono essere più o meno gravi, dipendere dall’età oppure presentarsi fin dalla nascita. L’importante è capirlo in tempo in modo da adattarsi alla nuova situazione: non sarà solo compito del cane imparare a convivere con questo deficit, compensandolo magari con gli altri iper-sviluppati sensi a sua disposizione (Leggi qui: L’olfatto del cane: tutto quello che c’è da sapere su questo senso), ma anche dello stesso padrone che dovrà imparare ad adottare un nuovo linguaggio per comunicare con il suo amato amico a quattro zampe.
In molti si chiederanno qual è la loro percentuale di responsabilità nella sordità del cane: in alcuni casi si tratta di un deficit che si presenta fin dalla nascita, in altri è dovuto all’avanzare dell’età (Leggi qui: Cane anziano: tutte le malattie e i rischi dell’età), in altri ancora è stata la conseguenza di un trauma o una malattia mal curata. Insomma la nostra parte di colpa potrebbe risiedere solo laddove avessimo tralasciato un problema alle orecchie del cane che è peggiorato fino alla sordità, oppure l’aver causato (volutamente) un rumore così forte da aver compromesso per sempre questo suo senso.
Se abbiamo notato che il nostro cane barcolla e non riesce a mantenere l’equilibrio, soffre di episodi di nausea o vomito (Approfondisci qui:Il cane vomita: cause, rimedi e quando preoccuparsi ), non risponde ai comandi come un tempo, allora è arrivato il momento di metterlo alla prova con alcuni semplici test. Può consolare il fatto che alle volte il problema può essere ad un solo orecchio o potrebbe essere risolto, o rimosso, facilmente. Pensiamo ad esempio ai tappi di cerume che si possono formare nelle sue orecchie per una scarsa igiene pulizia, oppure ad alcuni parassiti che si sono depositati nel suo condotto uditivo causando delle infezioni che, se curate bene e in tempo, non condanneranno Fido alla sordità.
Se abbiamo notato che il cane non risponde ai nostri richiami, oppure il suo senso di smarrimento lo porta ad essere più insicuro e diffidente non solo nei confronti delle persone estranee ma anche verso di noi e chi conosce da sempre, è probabile che abbia un problema di sordità. Talvolta il senso di diffidenza e lo spaesamento possono anche portare il cane ad essere aggressivo o ad avere delle reazioni esagerate ed apparentemente immotivate.
Una volta che ci è sorto il dubbio che il cane possa essere diventato sordo, bisogna sottoporlo ad alcuni esperimenti per accertare o meno il problema. Ecco quali sono i test per capire se il cane è sordo, da poter fare tranquillamente a casa.
In cosa consiste questo test particolare cui poter sottoporre il nostro cane? innanzitutto è l’unico ad accertare la sordità di Fido, ma allo stesso tempo è anche il più costoso. Si tratta di un esame non invasivo ma assolutamente efficace. L’esame registra la risposta nervosa del cane allo stimolo: se il tracciato appare piatto significa che l’onda sonora è totalmente assente, quindi il cane è assolutamente sordo.
Esso serve soprattutto a individuare in maniera preventiva (dalle 5 settimane ai due mesi di vita) gli esemplari sordi ed escluderli dalla riproduzione. In ogni caso, qualsiasi sia l’esito è fondamentale che il cane avverta la nostra presenza e si senta al sicuro. Bisognerà armarsi di pazienza e aiutare il cane a comunicare magari con gesti e metodi alternativi ai richiami vocali. E non dimentichiamo la pulizia: ecco l’articolo dedicato ai Pulire le orecchie al cane: prodotti, rimedi e passaggi da seguire.
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F.C.
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