Una malattia molto grave a cui non possono mancare cure. Per questo motivo, nel nostro articolo tratteremo proprio della sporotricosi nel cane: cause, sintomi e trattamento.
La sporotricosi è una malattia diffusa da un fungo e si contrae a contatto con in terreni ricchi di materia organica in decomposizione (vegetazione morta, paglia, fieno) e perciò è anche detta la malattia dei giardinieri.
Che cos’è la sporotricosi?
La sporotricosi, come abbiamo detto, è una malattia trasmessa da un fungo, che colpisce la pelle, il sistema respiratorio, le ossa e qualche volta anche il cervello.
L’infezione è causata dal dimorfismo fungino (ossia la capicità di alcune specie di passare dallo stato di muffa a quello di lievito) quasi contemporaneamente.
Sporothrix schenckii, questo il suo nome scentifico, di solito infetta per inoculazione diretta, cioè attraverso lesioni cutanee o per inalazione.
L’origine del fungo proviene dall’ambiente; si trova naturalmente nel suolo, nelle piante e nel muschio di sfagno, ma può essere comunicato zoonoticamente tra diverse specie animali e tra animali e umani.
La malattia è più comune nelle razze destinate alla caccia a avendo questi animali maggiore probabilità di ferite da puntura associate a spine o schegge. La sporotricosi è una malattia granulomatosa caratterizzata da tessuto infiammato e causata dal fungo dimorfico termico Sporothrix schenckii.
La sporotrichosi colpisce cani e gatti e vari altri animali, dagli scimpanzé, ai maiali, agli uccelli, gli asini, i topi e gli armadilli. Come i loro simili appartenenti alla famiglia dei funghi, il corpo si trasforma in piccole cellule di lievito che germogliano nei tessuti e negli organi di un cane come: la pelle de cane, il sistema respiratorio, le ossa e, meno frequentemente, il cervello.
La sporotricosi canina, anche se è molto più rara nei cani rispetto ai gatti, può essere mortale e dovrebbe quindi essere fonte di totale attenzione, di qualsiasi proprietario di cane.
Ma per fortuna possiamo anche dire che di solito è una malattia lieve nei cani, ad eccezione di alcune forme osteo-articolari rare e diffuse che possono svilupparsi.
Sintomi
Se sospetti che il tuo cane sia stato infettato da sporotricosi, tieni d’occhio i seguenti sintomi, insieme alla parte colpita del corpo:
- Noduli e ulcere cutanee: nella prima fase della loro comparsa, le lesioni sono sode, poi tendono ad ammorbidirsi lentamente, contengono liquido denso lattiginoso, verde, giallo, marrone o bianco.
- Le sporgenze sulla pelle crescono fino a formare ulcere trasudanti con bordi leggermente elevati e ben definiti.
- Difficoltà respiratorie come starnuti, naso che cola e respiro affannoso o dispnea.
- Linfonodi ingrossati o adenomegalia.
- Perdita di peso
- anoressia
- tosse
- febbre
- disidratazione
- vomito del cane
Diagnosticare la sporotricosi nel cane
Per fortuna oltre agli strumenti diagnostici di routine come l’esame fisico completo e la storia medica del cane, la diagnosi di sporotricosi è di solito confermata dalla coltura e dall’esame microscopico dei fluidi o da tessuti.
Restano fondamentali, i test citologici, istopatologici e immunoistochimici. L’organismo può apparire solo in poche o più cellule a forma di sigaro. Ecco dove entrano in gioco le tecniche di immunofluorescenza: un test a stella d’oro viene utilizzato per identificare Sporothrixorganismi nei tessuti infetti.
Ma la diagnosi definitiva di solito richiede una cultura che produce un vero micelio (la parte vegetativa di un fungo o una colonia batterica simile a un fungo che consiste in una massa di ife filiformi a forma di filo) per identificare infezione.
Trattamento della sporotricosi nel cane
Usare gli antibiotici per le infezioni batteriche non rivelano alcun effetto. I trattamenti efficaci per la sporotricosi sono generalmente antifungini, mentre gli steroidi non devono mai essere somministrati a un cane con un’infezione fungina.
L’itraconazolo è considerato il trattamento più efficace per la sporotricosi e viene somministrato al cane fino a un mese dopo che l’infezione sembra essersi calmata e allontanata.
Può anche essere usato con buoni risultati il ketoconazolo, insieme alla Terbinafina e la soluzione di ioduro di potassio che hanno dimostrato di essere un trattamento efficace. La maggior parte dei trattamenti continua oltre l’apparente cura clinica per almeno 30 giorni.
Il cane verrà tenuto sotto controllo durante il trattamento in quanto potrebbero riscontrarsi sintomi di vomito, depressione del cane, perdita di peso o reazioni più gravi ai farmaci, come tossicità da ioduro o complicanze cardiovascolari.
Come prevenirla?
Fortunatamente, la sporotricosi è rara nei cani, ma è abbastanza comune e perciò bisogna essere attenti, soprattutto se il cane sviluppa noduli o ferite che nel tempo non riescono a guarire.
Un modo per prevenire l’insorgenza o le complicazioni di un’infezione è non sottovalutare mai le piaghe, eventuali graffi, e tagli gravi e recarsi rapidamente cure veterinarie.
Si può vivere con l’infezione da sporotricosi basta monitorare gli effetti collaterali dei farmaci usati per trattare la malattia. La prognosi è generalmente buona, poiché la malattia è generalmente benigna nei cani.
Solo nel momento in cui l’infezione si dovesse subito diffondere, la prognosi è deludente e i risultati sono spesso scarsi. Una buona precauzione potrebbe essere evitare una fitta vegetazione, aree boschive e aree infestate di spine.
Raffaella Lauretta
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