Il cane all’età di tre anni soffre di una vera e propria crisi di mezza età, come avviene agli umani. Come possiamo aiutarlo.
Anche i cani, secondo gli scienziati, soffrono di crisi di mezza età: un recente studio ha dimostrato che un cane attorno ai tre anni ha una serie di cambiamenti comportamentali simili a quelli che sperimentano gli esseri umani.
La crisi esistenziale dei cani
Secondo uno studio dell’università di Budapest, i cani soffrono di una crisi di mezza età vera e propria, attorno ai tre anni di vita.
Questo cambiamento si manifesta con una maggiore tendenza ad annoiarsi, e un minor entusiasmo verso quelle che possono essere nuove esperienze.
Uno stato d’animo molto simile a quello degli esseri umani quando hanno lo stesso tipo di problema.
In questa ricerca sono state analizzati oltre 200 Border Collie, di età compresa tra i 6 mesi e i 15 anni, studiandone le personalità attraverso una serie di test.
Si è notato che all’età di circa 3 anni, i cani si mostrano meno eccitati quando affrontano situazioni nuove, rispetto al passato. La personalità di Fido muta durante la sua vita.
Allo stesso modo la ricerca di novità, e il tipico essere curiosi verso ogni cosa ancora sconosciuta, è ridotta nei cani a partire da quell’età.
Invece, fin dalla prima infanzia, in questi animali aumenta la capacità di risolvere i problemi e la soglia di attenzione, fino a stabilizzarsi attorno ai sei anni.
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La personalità immutata di Fido
Altre caratteristiche del nostro cane, invece, restano immutate nonostante l’avanzare degli anni. Ci sono fattori che non cambiano con l’età.
I cani che sono da sempre particolarmente energici, restano molto attivi anche negli anni seguenti, mentre gli animali pigri restano tali. Anche la socievolezza non cambia.
Un’altra sessione dello stesso studio ha rivalutato dopo quattro anni oltre 30 degli originari Border Collie coinvolti nella ricerca.
Ripetere i test sugli stessi animali diventa fondamentale per avere un’idea anche in prospettiva della ricerca in essere.
Questo nuovo esperimento ha potuto stabilire che la personalità dei nostri amici a quattro zampe ha dei lati stabili e altri che si sviluppano nel tempo.
Ma la personalità di un cane è legata a quella del suo padrone?
Innanzitutto, come ormai confermato da vari studi scientifici, i cani hanno una vera e propria personalità tutta loro (sarebbe meglio dire un carattere, in realtà).
E proprio come avviene tra noi esseri umani, i cani hanno diverse personalità, magari per voglia di fare attività fisica, per tranquillità, o per adattabilità alle novità.
Ed è possibile, secondo tali ricerche, che lo stile di vita di una persona che ha un cane possa plasmare in qualche modo il carattere del suo cane, in base alle esperienze.
Un esempio può essere nei cani di persone nervose, che evitano ambienti sconosciuti. I loro animali domestici saranno abitudinari, magari spaventati da variazioni anche minime della loro routine.
All’estremo opposto, un padrone amichevole ed estroverso, che ama visitare nuovi luoghi e avere nuove esperienze, conoscendo nuove persone, avrà un cane più socievole.
Un cane di questo tipo sarà più adattabile alle novità e alle nuove persone. Non solo, sarà anche più predisposto ad essere addestrato.
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F. B.