La rabbia nel cane è forse una delle malattie più popolari, ma approfondiamo maggiormente: la causa, i sintomi e il trattamento.
La rabbia è senz’altro la malattia che più spaventa i proprietari di cani. In effetti, è una patologia al quanto grave che provoca problemi che sono molto pericolosi e anche molto penosi per il cane. Oltre a essere contagiosa per tutti coloro che lo circondano, familiare, altri animali e persino gli uomini, in quanto si tratta di una zoonosi, ossia una malattia che può essere trasmessa dall’animale all’uomo. Inoltre, c’è da dire che la rabbia è mortale, quindi è molto importante conoscere questo virus, riconoscere rapidamente i sintomi e agire senza indugio.
La rabbia nel cane, è una malattia provocata da un virus che, una volta trasmesso, raggiungerà il cervello, colpendo gravemente il sistema nervoso e i neuroni. Questa malattia, come già abbiamo precedentemente detto, è altamente contagiosa e il contagio del virus avviene attraverso la saliva. Anche solo attraverso un piccolo o un graffio di un animale, anche se non saranno ancora evidenti i primi sintomi, saranno comunque sufficienti per infettare la vittima.
Ma cosa bisogna fare se veniamo morsi? La prima cosa da fare, è quello di agire più veloce, se morso o un graffio di un animale potenzialmente potente (che può essere un altro cane come un roditore, o altri carnivori selvatici animale), lavare la ferita con acqua e sapone per cinque-dieci minuti.
La rabbia può essere trasmessa agli uomini se vengono morsi da un animale infetto. Per questo prevenirla e individuarne i sintomi in tempo è fondamentale per garantire la propria salute. Il virus della rabbia non resiste a lungo in corpi senza vita, infatti, nelle carcasse, passate le 24 ore smette di essere pericoloso.
Esistono due forme di affetto da rabbia, una chiamata “furiosa” e l’altra “paralitica”. Nella forma furiosa, l’animale ha un cambiamento nel comportamento mentre il virus invade il cervello. Questo cambiamento lo vediamo nell’instabilità, disorientamento, aggressività accompagnati da una forte salivazione.
Tutti questi sintomi sono sempre preceduti da una fase di incubazione, durante la quale il cane può essere stanco e si mostra apatico. Un’altra situazione poco gradevole per l’animale e che può verificarsi un forte prurito e altre reazione di conseguenza come la tendenza a nascondersi o scappare. Nella fase successiva,ossia quella paralitica il cane avrà allucinazioni e panico che lo portano a ululare.
Quando ormai la malattia, è verso la fine, una volta che il sistema nervoso è completamente interessato, il cane non riuscirà più a respirare bene. In definitiva, in corrispondenza dell’ultima fase della malattia in cui la morte si verifica rapidamente la rabbia furiosa provoca la paralisi della parte posteriore e delle mascelle. In media, ci sono 4-5 giorni tra il verificarsi dei sintomi e la morte dell’animale.
La forma paralitica della rabbia corrisponde alla paralisi immediata, senza passare attraverso i sintomi della “follia” prima citati. Si chiama anche “rabbia stupida” perché il cane non è più in grado di abbaiare o mordere, a causa della paralisi che colpisce le mascelle. Di conseguenza, non può più mangiare e la salivazione aumenta oltre alla difficoltà a deglutire. In questa forma di malattia, la morte avviene per asfissia entro tre giorni.
Nel corso della vita del cane, è solo possibile fare una diagnosi preliminare sulla base di indagini di storia e sintomi di cani affetti. Tutti i cani non vaccinati o parzialmente vaccinati con eccessiva salivazione senza motivo, vaghi sintomi neurologici o cambiamenti comportamentali possono essere stati sospettati di essere infetti.
In generale, si utilizzano diversi test per stabilire la diagnosi. Nel caso di sospetto contagio, il veterinario del cane, deve essere informato e prendere le misure necessarie. La rabbia è una malattia la cui insorgenza deve essere obbligatoriamente segnalata. Solo dopo la morte dell’animale, è possibile stabilire una diagnosi affidabile.
Non esiste un trattamento destinato alla cura, davvero efficace per la rabbia, in altre parole, non può essere curata. Se nasce il sospetto che un cane possa essere colpito da questa malattia, contatta un veterinario. Una volta che i sintomi sono del tutto evidenti nel cane, l’animale viene solitamente abbattuto per evitare la sofferenza dovuta alla malattia e proteggere coloro che lo circondano dal rischio di contagio.
L’unico modo per combattere il virus della rabbia è il vaccino. Si tratta di una singola dose, a differenza di altri vaccini, non richiede un richiamo durante la vaccinazione primaria del cane. La prima iniezione è efficace da 21 giorni, quindi deve essere ripetuto ogni anno e considerata fondamentale se si ha intenzione di viaggiare con il proprio animale domestico.
Raffaella Lauretta
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