Tumore osseo nel cane o osteosarcoma: cause, sintomi e trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Cani

Il tumore osseo nel cane o osteosarcoma, colpisce principalmente cani di grossa taglia ed è molto doloroso. Scopriamo insieme cause, sintomi e possibili trattamenti della malattia.

Cane con osteosarcoma
Cane con osteosarcoma o tumore osseo(Foto da iStock)

Oggi giorno è risaputo che gli animali domestici soprattutto, cani e gatti, sono sensibili a numerose malattie che possiamo riscontrare anche nell’uomo. Fortunatamente, in tutti questi anni la medicina veterinaria si è sviluppata e oggi dispone di molteplici mezzi di diagnosi e trattamento per le malattie dei nostri amici a quattro zampe.

Tumore osseo nel cane o osteosarcoma

Il tumore osseo nel cane o anche conosciuto come osteosarcoma, è un tipo di tumore maligno che nonostante possa interessare qualsiasi parte del tessuto osseo, si sviluppa principalmente nelle seguenti parti del corpo:

  • Regione del raggio distale
  • Regione dell’omero prossimale
  • Regione del femore distale

L’osteosarcoma colpisce principalmente i cani di razze media e grande che sono in età avanzata, le razze come i Rottweiller, St. Bernard, German Shepherd e Greyhound sono particolarmente sensibili a questa patologia.

Come qualsiasi altro tipo di tumore nel cane , l’osteosarcoma è caratterizzato da una riproduzione anomala delle cellule. In effetti, una delle caratteristiche principali del carcinoma osseo è la rapida formazione di metastasi e delle cellule tumorali attraverso il flusso sanguigno.

Sintomi del tumore osseo nel cane o osteosarcoma

malate letali cane
Cane malato di tumore alle ossa: male che colpisce anche i nostri amici

 

I sintomi generali dell’osteosarcoma canino sono dolore alle ossa e perdita di capacità di movimento. Successivamente, l’esame specifico diagnosticherà molti più sintomi estesi ad aria più vasta, ma principalmente localizzata a livello osteoarticolare:

  • infiammazione
  • dolore
  • zoppaggine del cane
  • epistassi
  • Segni neurologici
  • Esoftalmia (bulbi oculari molto proiettati verso l’esterno)

Al momento della nascita della malattia, non tutti i sintomi sono per forza di cose presenti, poiché i più specifici, come quelli neurologici, si verificano solo a seconda dell’area scheletrica interessata.

In molti casi nasce un sospetto di frattura nell’animale, che diventa fuorviante, ritardando così la diagnosi di osteosarcoma, ma non solo, purtroppo il ritardo interessa anche l’inizio del trattamento appropriato.

Diagnosi del carcinoma osseo nel cane

Ascesso nel cane
Osteosarcoma, tumore osseo: il veterinario, come arriva a una diagnosi

La diagnosi dell’osteosarcoma canino viene fuori principalmente attraverso due valutazioni. La prima è una diagnosi per immagine. Il cane è sottoposto a una radiografia dell’area addolorata. In caso di tumore osseo si osserverà che il tessuto osseo interessato, presenta aree con distruzione ossea e altre con proliferazione, schema tipico di questo tumore maligno.

Se la radiografia conferma un osteosarcoma, la diagnosi deve infine essere confermata attraverso un esame citologico o uno studio delle cellule. Per fare questo, è necessario eseguire prima una biopsia o l’estrazione dei tessuti, attraverso la migliore delle tecniche, ossia l’ago aspirato, in quanto è indolore e non c’è bisogno di anestetizzare il cane.

Una volta ottenuto il campione, verrà studiato al microscopio per scoprire la natura delle cellule e determinare se sono cancerogene e tipiche dell’osteosarcoma.

Trattamento del carcinoma osseo nel cane

Il cane ha paura del veterinario (foto iStock)
Trattamento della malattia (foto iStock)

Il trattamento più comune, attualmente è l’amputazione dell’arto malato, supportato da chemioterapia, ciò nonostante, va specificato che il trattamento dell’osteosarcoma canino non deve essere confuso con un eventuale recupero di questa malattia.

Generalmente se viene eseguita solo l’amputazione dell’arto interessato, la sopravvivenza dell’animale è di 3-4 mesi, d’altra parte, se l’amputazione viene eseguita insieme al trattamento chemioterapico, la sopravvivenza può diventare di 12-18 mesi, ma in nessun caso l’aspettativa di vita è simile a quello di un cane sano.

Nel caso in cui l’amputazione non sia possibile, può essere proposto un trattamento conservativo che rimuove il segmento osseo tumorale, preservando la funzionalità dell’arto (chiamato stent). L’intervento prevede la rimozione del tumore osseo e la sostituzione dell’osso con uno stent sintetico. Oltre alla chirurgia, ci sono anche trattamenti utili:

  • La chemioterapia come abbiamo prima spiegato può aumentare significativamente l’aspettativa di vita, raddoppiando addirittura il tempo
  • La radioterapia aiuta a ridurre l’infiammazione e il dolore a livello locale, ma non aumenta significativamente l’aspettativa di vita. Inoltre, solo il 50-90% degli animali risponde bene alla radioterapia
  • Immunoterapia. Recenti lavori condotti negli Stati Uniti mostrano risultati incoraggianti con l’uso di un “vaccino” geneticamente modificato, iniettato per via venosa e preparato da un batterio

Trattamento palliativo e complementare

Trattamento palliativo@Getty images

Il tipo di trattamento dovrebbe essere valutato di caso in caso, questa valutazione dovrebbe essere consigliata dal veterinario ma tenendo sempre conto del desiderio dei proprietari.

Può capitare che in presenza di cani più anziani la cui qualità della vita,potrebbe comunque non migliorare dopo l’intervento. L‘opzione migliore è optare per un trattamento palliativo, cioè un trattamento che non mira all’eliminazione del tumore ma al sollievo dei sintomi e quindi del dolore.

Magari utilizzando terapie alternative, come l’omeopatia per i cani con cancro, ma in ogni caso, questa medicina alternativa si può prendere in considerazione, già prima che si arrivi al dolore acuto.

Prognosi dell’osteosarcoma nel cane

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Spesso la prognosi che viene data agli osteosarcomi è poco buona, poiché circa il 90% degli animali presenta metastasi al momento della diagnosi, il 10-15% dei casi, sono invece micro-metastasi. Alla fine gli animali non reggono, per complicazioni legate proprio alle metastasi.

I fattori determinanti e coinvolti nella prognosi del tumore osseo sono:

  • L’età dell’animale. Gli animali di età compresa tra 8 e 10 anni hanno una prognosi migliore rispetto ai giovanissimi e agli anziani.
  • La dimensione del tumore: più è grande, più la prognosi è riservata.
  • La posizione del tumore.
  • La presenza di metastasi radiograficamente visibili peggiora la prognosi e limita l’efficacia della chemioterapia.

Raffaella Lauretta

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