Dopo mangiato, vi siete accorti che il vostro cane non deglutisce bene? E’ un problema da non sottovalutare perché potrebbe compromettere la salute di Fido.
Non basta solo una buona alimentazione, ma è importante fare attenzione a tutte le fasi della digestione di Fido, a cominciare dalla deglutizione. Se il ‘passaggio’ è ostruito o ci sono altri problemi che creano intoppo nel canale dove dovrebbe passare il cibo masticato, allora è il caso di intervenire. E’ fondamentale capire le cause del perché il cane non deglutisce bene e provare a risolverle, prima che la sua salute possa risentirne.
Se vogliamo utilizzare un termine scientifico per indicare la difficoltà del cane, ma anche di altri esseri viventi, ad inghiottire. Non è assolutamente un problema da sottovalutare, soprattutto perché impedisce al cibo masticato di passare allo stomaco.
Infatti se la disfagia dovesse prolungarsi, il cane potrebbe soffrire di denutrizione, perdere peso e soffrire di inappetenza prolungata. Come vedremo, le cause possono essere diverse, ma è importante capirne la natura per risolverle.
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Prima di capire i motivi legati a questo disturbo, scopriamo che la disfagia può avvenire sia a livello orale, sia faringeo sia cricofaringeo (un muscolo, lo sfintere esofageo superiore).
Le cause dunque possono essere dovute ad un problema neuromuscolare, di paralisi, neurologico (può essere anche un sintomo della rabbia nel cane) ma anche a livello locale (infiammazione della faringe e dolore alla bocca e ai denti).
Ce ne accorgiamo quando vediamo Fido in difficoltà, che prova dolore subito dopo aver masticato del cibo: inizia a sbavare copiosamente, può avere episodi di vomito e nausea che gli fanno passare l’appetito, dunque inappetenza ma anche problemi a livello respiratorio. Anche l’alitosi può darci qualche indizio in più su questa condizione canina.
In caso di disfagia vedremmo Fido provare più volte a deglutire ma senza successo, come se cercasse di agevolare il passaggio del cibo che invece resta incastrato a livello faringeo. Potrebbe essere anche un residuo di cibo particolarmente ‘ingombrante’: meglio verificarne la presenza e magari provare a toglierlo con le mani, per evitare che il nostro animale possa soffocare.
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Esclusa la presenza di qualche residuo di cibo troppo grosso che ne ostruisce il passaggio, sta al medico esperto capire attraverso test ed analisi, se la causa è una massa (anche di natura tumorale) oppure un problema neurologico.
Potrebbe diagnosticare la disfagia attraverso radiografie della bocca e del cranio, faringoscopie, analisi del sangue e delle urine, ma anche biopsie di masse o cisti (se si è notata ovviamente la loro presenza attraverso una risonanza magnetica).
Il nostro ruolo, oltre alla tempestività nell’aver individuato il problema e aver portato il nostro cane a visita da un veterinario esperto, è quello di agevolare il cane con un’alimentazione equilibrata e adatta al problema (meglio farci consigliare dal nostro medico di fiducia).
A seconda della diagnosi naturalmente seguiremo le indicazioni e i trattamenti farmacologici indicati dall’esperto, somministrando antibiotici oppure assistendo Fido nel processo di supporto nutrizionale per via endovenosa. Nei casi peggiori il cane dovrà essere sottoposto ad operazione chirurgica e dunque sarà compito nostro accudire il cane dopo un’operazione.
Francesca Ciardiello
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