L’avvelenamento da zinco nel cane, un incidente domestico che può verificarsi. Vediamo come riconoscere l’emergenza e come aiutare Fido.
Quando si decide di adottare un animale domestico, qualsiasi esso sia, è importante imparare tutte le sue problematiche, malattie ed eventuali emergenze che possono capitare nel corso della sua vita.
Perciò tra tutte queste è fondamentale imparare a riconoscere anche i probabili avvelenamenti che possono verificarsi in qualsiasi momento.
Nell’articolo di oggi andremo a vedere come avviene l’avvelenamento da zinco nel cane, i sintomi che ci possono aiutare a capire la sofferenza quali sono e come possiamo aiutare Fido.
Cause dell’avvelenamento da zinco nel cane
Naturalmente, trattandosi di avvelenamento da zinco nel cane, il problema non può che essere lo zinco.
Tuttavia, la cosa può sembrare piuttosto strana, in quanto è noto a tutti che lo zinco è un minerale che apporta tanti benefici alla salute del cane.
È essenziale per garantire il corretto funzionamento del metabolismo, del sistema immunitario, del sistema riproduttivo e della cicatrizzazione cutanea nel cane.
La mancanza di zinco nel cane può portare a una serie di effetti negativi, come ad esempio: scarsa crescita, lentezza nella guarigione e disturbi della pelle del cane.
Ciò nonostante anche un eccesso di zinco nel cane può essere uno svantaggio e creare una situazione di tossicità nell’animale.
Infatti una sovrabbondanza di questo minerale può causare l’avvelenamento da zinco nel cane.
Questa situazione può manifestarsi nel momento in cui si esagera con le porzioni di cibo che contengono questo minerale.
Gli alimenti e gli oggetti che possono provocare l’avvelenamento da zinco nel cane sono diversi e nello specifico alcuni sono:
- noccioline;
- giocattoli;
- pezzi di mobile;
- gioielli;
- alcune lozioni.
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Sintomi
Lo zinco è un minerale che si può trovare in tanti alimenti. Perciò occorre fare attenzione a ciò che si somministra all’animale, onde evitare una situazione di emergenza come l’avvelenamento da zinco nel cane.
Questo disturbo colpisce soprattutto i cani di piccola taglia, ma ciò non toglie che i cani di taglia grande siano totalmente esclusi dal problema.
A prescindere dalla taglia del cane è fondamentale, imparare a riconoscere la sofferenza del cane osservando i seguenti sintomi:
- vomito nel cane
- diarrea;
- salivazione molto elevata;
- mancanza di appetito;
- stanchezza e inattività;
- depressione;
- feci color arancione;
- respiro affannoso.
Davanti a questi segnali, il cane deve essere subito trasportato al pronto soccorso o dal veterinario, in quanto più il grado di tossicità è alto e più si tratterà di emergenza canina.
Occorre prestare molta attenzione, poiché alcuni sintomi sono più leggeri di altri e soprattutto quelli maggiori potrebbero manifestarsi con più lentezza.
Tutto ciò potrebbe portare ad una sottovalutazione del problema, arrivando in questo modo ad intervenire troppo tardi per poter salvare Fido.
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Diagnosi e trattamento dell’avvelenamento da zinco nel cane
Davanti ai segnali che il corpo del cane lancia è opportuno non rimanere indifferenti e intervenire con una certa urgenza, portando l’animale dal veterinario.
Il ruolo del proprietario in questo momento è quello di cercare di fornire quanti più dettagli utili a ricostruire i momenti prima dell’emergenza.
Perciò descrivere in modo dettagliato ciò che il cane ha mangiato o mordicchiato, in modo tale che il veterinario possa riuscire a risalire alla causa e di conseguenza alla diagnosi.
Per poter poi stabilire una corretta diagnosi di avvelenamento da zinco nel cane, procederà con:
- esame fisico completo sull’animale;
- profilo biochimico, elettroliti, analisi delle urine;
- analisi del sangue nel cane;
- test apposito in laboratorio, che avrà lo scopo di verificare l’effettivo livello di zinco nel sangue;
- raggi X: utili a confermare se il cane ha ingerito materiali contenenti zinco.
Stabilita la diagnosi, il veterinario procederà con il trattamento tramite farmaci per abbassare l’acidità dello stomaco e promuovere il rilascio di zinco.
Prescriverà la fluidoterapia per via endovenosa per agevolare la fuoriuscita dei liquidi. Nel caso di una forte carenza di globuli rossi, potrebbe essere necessaria la trasfusione di sangue.
Ma soprattutto nel caso in cui l’animale avesse ingerito del materiale contente zinco, dovrà essere velocemente rimosso.
Come abbiamo potuto capire, l’avvelenamento da zinco nel cane è una vera e propria emergenza, per la quale occorre intervenire velocemente, in modo da salvare l’animale.
Durante la terapia, sarà opportuno monitorare lo stato di salute dell’animale, utile per valutare la terapia in corso attraverso test di laboratorio.
Generalmente se si interviene in tempo la prognosi è positiva, diversamente i cani con gravi complicazioni come l’insufficienza multiorgano hanno scarse possibilità di sopravvivenza.
Ricordiamoci che è sempre meglio non intervenire da soli ma sotto consiglio del veterinario.
Raffaella Lauretta