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Salute dei Cani

Cagna aggressiva dopo il parto: i motivi e le soluzioni

Dopo aver dato alla luce i piccoli spesso le neo mamme mostrano segnali di nervosismo: ecco perché la cagna è aggressiva e come bisogna agire

L’allattamento (Foto fonte Pixabay)

La tua cagna ha partorito da poco e hai notato che è diventata d’un tratto aggressiva? Sei impreparato nel vedere la tua amata cagnolina in questi atteggiamenti inusuali per lei che era stata sempre dolce e affettuosa? Non devi preoccuparti; l’aggressività materna è uno dei comportamenti che si evidenzia dopo il parto per difendere i cuccioli e, se ben monitorata, è da considerarsi un modo di fare transitorio non preoccupante, che sparisce quando i cuccioli hanno 2 – 3 settimane di vita. Ma come devi comportarti in questo periodo? Cosa devi fare?

Tutto quello che c’è da sapere sull’aggressività post parto della cagna

Cagna aggressiva dopo la gravidanza?

Capita di frequente che una cagna neo mamma sviluppi forme di aggressività dopo il parto. L’animale abbaia, ringhia, marca il territorio, mostra nervosismo nei confronti dei componenti della famiglia e degli altri animali presenti in casa, non permette a nessuno di avvicinare e toccare i cuccioli.

Si tratta di cambiamenti comportamentali fisiologici e istintivi per la protezione dei piccoli. Puoi facilmente riconoscere questi atteggiamenti che si sviluppano in tre fasi:

  1. la cagna è in posizione rannicchiata poiché è in fase intimidatoria;
  2. l’animale passa all’azione mordendo l’avversario;
  3. la cagna ritorna alla cuccia per prendersi cura dei suoi cuccioli.

A volte la cagna può diventare aggressiva anche quando si verifica la pseudogravidanza (falsa gravidanza o la gravidanza isterica) mostrando attaccamento agli oggetti e ai giochi associabili al cucciolo.

L’intervento dell’uomo

Se hai notato nella tua cagna i comportamenti appena descritti sappi che non esiste nessuna terapia comportamentale per l’aggressività materna. Dovrai semplicemente lasciare tranquilla la cagna, evitare di arrecarle stress e non essere apprensivo.
Non punirla, non sgridarla, al contrario premiala con gustosi bocconcini e coccole quando inizierà a permetterti di interagire con i cuccioli; avvicinati gradualmente ai cagnolini anche in presenza della mamma. Inoltre non dovrai separare la neo mamma dai cuccioli prima dei sessanta giorni; in questo periodo i piccoli apprenderanno tanto dal genitore.

Dovrai invece rivolgerti a un veterinario in caso di anomalie e, in particolare, nei seguenti casi:

  • mancata o anomale crescita dei cuccioli;
  • atteggiamenti di disinteresse della cagna nei confronti dei nascituri;
  • problematiche legate alla salute della cagna;
  • episodi di aggressione verso i cuccioli;
  • episodi di cannibalismo verso i cuccioli.

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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