Avvelenamento da stricnina nel cane: sintomi e trattamento

Avvelenamento da stricnina nel cane: sintomi e trattamento

L’avvelenamento da stricnina nel cane è solito, in quanto è Fido è incline a mangiare cose da terra. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

avvelenamento cane
Avvelenamento da stricnina nel cane.(Foto AdobeStock)

La stricnina come veleno ha origini storiche, fu usato contro le volpi fino al 1982, come parte dell’azione di prevenzione contro la rabbia. Questo veleno, fino a pochi anni fa era la sostanza preferita da persone malvagie che purtroppo lo utilizzavano per scopi non corretti su gli animali domestici.

Ma l’utilizzo solito di questo veleno invece è come pesticida per il controllo di ratti, talpe, scoiattoli e coyote. E per fortuna al momento non viene più venduta al dettaglio.

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Causa dell’avvelenamento da stricnina nel cane

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La stricnina è un veleno in forma solida cristallina bianca è possibile reperirla in commercio sotto forma di un sale.(Foto AdobeStock)

La stricnina è un veleno in forma solida cristallina bianca è possibile reperirla in commercio sotto forma di un sale, in particolare il solfato o il nitrato, che, a differenza della stricnina libera, sono molto diluibili in acqua. In ogni caso tutte le soluzioni che si trovano hanno sapore amarissimo e sono pesantemente tossici.

La causa dell’avvelenamento da stricnina nel cane è la presenza di questo veleno che viene in modo molto rapido assimilato dal tratto gastro-enterico e dalle mucose. La stricnina nel corpo del cane, impedisce l’azione della glicina che è un neurotrasmettitore inibitorio, generando delle alterazioni a carico della muscolatura scheletrica con iperestensione degli arti e rigidità della maggior parte dei muscoli estensori.

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Sintomi

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I sintomi da avvelenamento da stricnina si presentano nel giro di 30 minuti.(Foto Pixabay)

Nell’avvelenamento da stricnina nel cane i sintomi appaiono in breve tempo dal momento dell’ingestione. Infatti, nel giro di 30 minuti è possibile vedere l’animale assumere una postura da fame d’aria con la testa estesa sul collo e il muso, a causa della contrazione della muscolatura facciale e inoltre manifestare i seguenti sintomi:

  • convulsioni nel cane;
  • irrigidimento del corpo;
  • pupille dilatate;
  • salivazione abbondante;
  • lamenti;
  • fino ad arrivare al blocco respiratorio in pochissimo tempo e di conseguenza alla morte.

Diagnosi e trattamento per l’avvelenamento da stricnina nel cane

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Avvelenamento da stricnina nel cane.(Foto dal web)

L’avvelenamento da stricnina nel cane, agisce sul sistema nervoso centrale dell’animale e rientra tra le emergenze in quanto come abbiamo potuto vedere tra i sintomi è possibile il blocco della respirazione e ciò significa che un intervento tardivo può provocare la morte del nostro amico a quattro zampe.

Per poter effettuare una diagnosi corrette, il veterinario avrà bisogno di conoscere la storia pregressa dell’animale e dei sintomi fino a quel momento presenti, ma per avere una certezza si deve ricercare la presenza della stricnina nel contenuto gastrico, nel vomito, nel sangue e nelle urine. Una volta stabilita la diagnosi bisognerà intervenire molto rapidamente.

Il trattamento deve essere concentrato sulla purificazione del corpo dell’animale e quindi una lavanda gastrica per eliminare il contenuto dello stomaco, il controllo delle crisi convulsive, la ventilazione e l’ossigenazione del cane riducendo la contrazione dei muscoli scheletrici e dando le cure di supporto.

Inoltre il veterinario utilizzerà i barbiturici e le benzodiazepine (spesso associati) per ridurre la contrazione muscolare e dare rilassamento. Il cane dovrà essere monitorato per almeno 24-72 ore con dei fluidi e se il cane supera tale fase acuta molto critica ha buone possibilità di salvarsi.

Ma in ogni caso la prognosi dipende dalla quantità di tossina ingerita e dal tempo che è trascorso prima del soccorso all’animale. Perciò se il cane dovesse malauguratamente ingerire della stricnina, contattate subito il veterinario o la clinica più vicina, più tempo si perde più aumentano le possibilità che il cane non possa farcela.

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Raffaella Lauretta

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