Avvelenamento da cioccolato nel cane: cause, sintomi, terapia

Avvelenamento da cioccolato nel cane: cause, sintomi, terapia

Avvelenamento da cioccolato nel cane, una situazione molto grave per la sua salute. Vediamo da cosa è scatenato, quali sono i suoi sintomi e la diagnosi da effettuare.

Avvelenamento da cioccolato nel cane
(Foto Unsplash)

Lo sappiamo bene: l’amico a quattro zampe ha un’olfatto incredibile per quanto riguarda il cibo. Alla continua ricerca di qualcosa da mangiare, ogni giorno fido è incuriosito anche da alimenti che non sono affatto adatti a lui, perché possono colpire e danneggiare la sua salute delicata. Vediamo cosa accade in caso di avvelenamento da cioccolato nel cane e come si può intervenire in suo aiuto.

Avvelenamento da cioccolato nel cane: cause e sintomi tipici

Si tratta di un problema che può verificarsi nella maggior parte dei cani, soprattutto se ancora cuccioli. L’attrazione verso il cioccolato può causare non poche conseguenze fisiche in fido, il quale può accidentalmente ingerirlo lontano dal nostro controllo. Vediamo, qui, le cause e i sintomi che possono manifestarsi.

L'avvelenamento da cioccolato in fido
(Foto Pexels)

Quando il caro bau non è sotto il controllo del suo padroncino, può mettersi in qualche guaio, anche per quanto riguarda il cibo presente in cucina.

Fido può essere attratto, spesso, da alcuni alimenti che la sua famiglia è solita consumare e nonostante si provi a nascondere quelli più pericolosi per lui, il peloso è bravissimo a scoprire il nascondiglio più segreto.

Il cioccolato, in particolare, e i cibi che ne contengono traccia, è molto dannoso per la salute del nostro animale. Qualsiasi tipologia e cibo confezionato che contenga questo alimento deve essere vietato per il cane.

Questo perché il cioccolato, contenente alcaloidi quali teobromina e caffeina, è altamente tossico per l’organismo di fido e può compromettere la sua salute, favorendo la comparsa di sintomi molto gravi, dopo 4 ore dall’ingestione, come i seguenti:

Dobbiamo sapere, inoltre, che l’avvelenamento da cioccolato nel cane può variare di gravità in base alla sua tipologia.

Il cioccolato caldo, infatti, ha la più alta quantità di delle due sostanze alcaloidi, il che significa una tossicità superiore per l’animale.

Più puro è il cioccolato che il cane ingerisce, più è alto il pericolo per lui.

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Fido e l’intossicazione da cioccolato: diagnosi e consigli

Nel momento in cui ci si rende conto che il proprio cane ha ingerito anche soltanto pochi grammi di cioccolato, è necessario informare il veterinario il prima possibile. Vediamo, insieme, in cosa consiste la diagnosi e quali sono le raccomandazioni da seguire.

La malattia nel cane
(Foto Pixabay)

Se si ha il sospetto che fido possa aver ingerito del cioccolato, si consiglia di agire subito e contattare immediatamente il proprio medico veterinario, senza aspettare la comparsa di altri sintomi.

Prima che lui possa controllare l’animale saprà indicare, per prima cosa, se è necessario indurre il vomito nel cane e in quale modo.

Una volta giunto dal medico esperto, fido verrà sottoposto ad una serie di esami specifici, quali l’esame fisico completo, il profilo ematico, il pannello elettrolitico e saranno utili anche gli esami delle urine.

Si tratta di esami con l’obiettivo di verificare il dosaggio corretto di cioccolato e caffeina nel sangue del peloso.

Effettuare l’elettrocardiogramma potrà servire a controllare la presenza di anomalie del cuore: battiti e ritmi cardiaci dell’animale.

La terapia e le raccomandazioni

Per l’avvelenamento da cioccolato nel cane non esiste una cura precisa, ma il medico proporrà delle terapie per diminuire l’assorbimento delle sostanze tossiche e per combatterne i danni nel peloso.

Il cane avvelenato potrà essere aiutato tenendo conto della quantità e tipologia di cioccolato ingerito, del suo peso e in base al lasso di tempo trascorso dall’ingerimento.

É importante evitare di comprare cioccolato o, quantomeno, tenerlo esposto in luoghi della casa facilmente visibili e raggiungibili dal cane.

Soprattutto durante i periodi dell’anno in cui c’è più probabilità di avere cioccolato in casa, come a Natale, è opportuno tenerlo ben nascosto e lontano dal suo tartufo.

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