Anche i cani subiscono stress e paura e possono essere soggetti ad attacchi di panico: come si presentano nel cane e cosa fare per aiutare Fido a superarli.
Chiunque abbia una certa dimestichezza con l’argomento sa bene che gli attacchi di panico si verificano all’improvviso e senza una ragione apparente: un problema che può colpire chiunque, senza distinzioni, in qualsiasi momento. Nell’essere umano si tratta di uno stato di ansia acuta, che si verifica a causa di un forte stress e che presenta sintomi ben precisi e riconoscibili.
Una persona in preda a un attacco di panico presenterà, infatti, sintomi quali: battito cardiaco accelerato, respiro rapido e affannoso, sudorazione, tremore, vertigini, nausea. Di solito, dopo il primo attacco di panico, il disturbo si ripresenta anche più volte nell’arco della vita senza mai dare delle avvisaglie ben precise.
Ma anche i cani possono essere soggetti a questo disturbo di natura ansiosa? In quanto animali molto sensibili, che convivono con l’essere umano da millenni, non sorprende la risposta affermativa: gli attacchi di panico nel cane sono possibili, assieme a tutta una serie di disturbi di natura emotiva legati all’ansia e non solo.
Esattamente come accade per gli uomini, anche nei cani (e in tutti gli animali) la paura e l’ansia rappresentano un necessario e indispensabile meccanismo di difesa che li aiuta a sopravvivere e a rispondere adeguatamente a un pericolo imminente. Il panico, infatti, crea una scarica di adrenalina o epinefrina, l’ormone indispensabile che invia al cervello il messaggio di “scappa o combatti” che ci consente di fuggire dal pericolo o di restare a lottare per la nostra stessa sopravvivenza.
In origine, quindi, l’origine del panico è positiva: i problemi nascono quando l’adrenalina viene prodotta in assenza di un pericolo reale e si accumula nell’organismo, in quanto non viene poi utilizzata per scappare o per combattere. E’ a questo punto che si verificano i classici sintomi dell’attacco di panico: vedremo nel prossimo paragrafo come si presentano questi ultimi nei nostri amici a quattro zampe.
Gli attacchi di panico sono abbastanza traumatici da superare per gli esseri umani e a maggior ragione lo sono per i cani, che si ritrovano a dover affrontare un fenomeno sconosciuto e a proposito del quale non possono spiegare come si sentono. Proprio perché Fido non è in grado di spiegarsi a parole, dobbiamo essere in grado di riconoscere i segnali di panico che ci invia attraverso il linguaggio del corpo canino.
Le orecchie tirate indietro e la coda infilata tra le gambe sono segnali di paura tipici nel cane, ai quali durante un attacco di panico possono sommarsi altri sintomi:
Se ti accorgi di un attacco di panico nel tuo cane, è bene che tu sappia già come intervenire nel modo giusto. Ci sono una serie di possibili accorgimenti che puoi mettere in pratica per alleviare il suo disagio, aiutandolo a calmarsi e a rilassarsi: innanzitutto, mantenere tu per primo la calma. Parla a Fido con voce tranquilla, dolcemente, così da fargli capire che ci sei tu accanto a lui e che può rilassarsi.
In alcuni casi, il cane tenderà a nascondersi sotto al letto durante gli attacchi di panico: in questo caso, è bene lasciarlo in pace e farlo rimanere lì o in qualsiasi altro posto tranquillo abbia scelto per aspettare la fine dell’episodio. Se ha scelto di nascondersi proprio lì, è perché reputa quel posto un luogo sicuro e costringerlo a spostarsi non servirà a nulla.
Se invece l’attacco si verifica all’aperto, mentre tu e il tuo amico a quattro zampe siete a passeggio fuori casa, fai molta attenzione: il cane potrebbe scappare per la paura! Ecco perché è bene preferire una pettorina rispetto al collare, quando il cane soffre di ansia ed ha la tendenza a spaventarsi facilmente, in modo da evitare eventuali possibili danni causati da tirare il guinzaglio.
Un metodo utile per aiutare Fido a superare l’attacco di panico è, infine, quello di avvolgerlo in un telo o una vecchia maglietta, creando una sorta di bendaggio che possa comprimere leggermente il petto e l’addome dell’animale: si tratta di ricreare un vero e proprio abbraccio attorno al corpo del cane, in modo tale da aiutarlo a calmarsi e a superare l’episodio più rapidamente.
Non esiste una vera e propria cura per i disturbi d’ansia nel cane: è importante essere sempre pazienti con l’animale, imparare a riconoscere i segnali di attacco imminente per provare a prevenire il problema, cercando di distrarre il tuo fedele amico con giochi, bocconcini golosi, coccole e parole dolci. In alcuni casi, se il veterinario lo riterrà opportuno, potrebbero essere prescritti dei farmaci specifici per animali.
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