Asma nel cane, una condizione che può avere gravi conseguenze per la salute del pet, se non si interviene per tempo. Vediamo le cause scatenanti, i sintomi tipici e le varie terapie da affrontare.
A compromettere la salute del proprio amico a quattro zampe ci possono essere tanti diversi fattori, nella sua vita quotidiana. Fido deve essere protetto ma, a volte, non sempre è possibile tenerlo al sicuro da malattie e disturbi. L’asma nel cane è una condizione che può verificarsi. Leggiamo meglio nell’articolo.
Si tratta di una condizione molto grave nell’animale colpito, il quale può manifestare diversi sintomi per cui occorre intervenire immediatamente. Ma che cosa la provoca? Approfondiamo qui.
Si può essere sempre preoccupati per la salute del proprio pet domestico, consapevoli delle cure costanti di cui ha bisogno ogni giorno e di quante attenzioni possiamo dargli solo noi.
Qualche volta, soprattutto se non si ha molta esperienza con i cani, si possono avere problemi nel gestire situazioni delicate e serie, riguardanti dolori fisici e non.
Allora, è necessario informarsi il più possibile sui problemi più comuni che possono presentarsi nel corso della sua esistenza.
Un disturbo diffuso è l’asma nel cane, di cui non si riconoscono bene i sintomi. Alla domanda che cos’è l’asma, possiamo rispondere dicendo che è una reazione infiammatoria alle vie aeree, una condizione dovuta ad una reazione allergica, causata dunque da inalazione di allergeni.
In presenza di asma, il cane si sentirà costretto con spasmi ed avrà difficoltà a respirare. Oltre a ciò, il pet potrà ansimare e avere colpi di tosse, a causa di eccessivo muco nelle vie aeree.
Ma prima di conoscere tutti i sintomi, vanno indicate le cause principali dell’asma nel cane. A causarla sono, come abbiamo accennato, le sostanze estranee che Fido non riesce a tollerare.
A causare un attacco di asma nel cane sono tanti allergeni, capaci di innescare questa reazione nell’animale. Partiamo da sostanze come l’inquinamento dell’aria, la polvere, la muffa, il polline, i peli di un gatto, i detergenti, i profumi e i deodoranti per l’ambiente, fino ad arrivare al fumo di sigaretta, sigari e pipa.
Quando un cane soffre di asma, si manifestano subito in lui sintomi e segnali a cui prestare molta attenzione perché, se ci sono, occorre portarlo subito dal veterinario.
Con l’attacco d’asma, si notano in Fido sintomi quali, spasmi, tosse, respiro faticoso con bocca aperta, difficoltà nella normale respirazione, sibili.
É possibile, poi, notare eccessivo accumulo di muco e catarro, con conseguente scarsa ventilazione e mancanza di ossigeno per il sangue del pet, insieme a gengive bluastre.
Un cane sofferente di asma ci apparirà anche molto ansioso e agitato, per cui potrà avere attacchi frequenti in cui dobbiamo fare di tutto per calmarlo, ricordando di non chiudergli la bocca.
Se si assiste ad un attacco di asma nel cane, è doveroso chiamare subito il veterinario di fiducia per intervenire in aiuto.
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Una volta contattato il suo medico, il cane verrà sottoposto ad esami clinici necessari e ad alcune indagini per diagnosticare l’asma. Leggiamo in cosa consiste e quali sono le terapie consigliate dal veterinario.
Come abbiamo detto, la prima cosa da fare di fronte all’attacco di asma nel cane è contattare il medico esperto il prima possibile.
Per essere diagnosticata, il pet verrà sottoposto ad alcuni esami clinici, insieme a delle indagini radiografiche.
Il suo veterinario, tramite tutte le analisi necessarie, dovrà escludere alcune patologie che prevedono dei sintomi simili all’asma, come la filariosi cardiopolmonare.
Utile alle indagini mediche può essere riuscire a girare un breve video in cui si verifica l’attacco d’asma nell’animale, in modo tale da poterlo analizzare con maggiore attenzione e verificare tutto.
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É bene sottolineare che l’attacco d’asma va preso con molta serietà e trattato come una emergenza per il cane. Nella maggior parte dei casi, il pet dovrà essere ricoverato in ospedale con l’ossigeno, per essere aiutato nella respirazione.
Subito, gli verranno somministrati dei farmaci broncodilatatori per diminuire la costrizione alle vie aeree, insieme a steroidi per aiutare a ridurre l’infiammazione.
Di solito, in questi casi nella terapia vengono affiancati anche gli antistaminici per ridurre la reazione allergica.
Per molti soggetti, può essere utile l’utilizzo del nebulizzatore, in quanto dispositivo lo aiuta nell’inalazione dei farmaci, per assicurare un maggiore effetto sulla sua respirazione.
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