Antibiotici al cane: cosa sono, come e quando usarli in modo corretto

Antibiotici al cane: cosa sono, come e quando usarli in modo corretto

Quando e come dare gli antibiotici al cane in modo sicuro per la sua salute? Scopriamo quali sono ed i loro possibili effetti.

Cane malato
(Foto da Pixabay)

Se il nostro cane sta male perché ha contratto un’infezione spesso il veterinario ci prescrive degli antibiotici. Bisogna sapere cosa sono, quando vanno usati, a cosa servono, i loro possibili effetti avversi e le precauzioni da assumere.

Cosa sono gli antibiotici?

Gli antibiotici (dal greco anti=contro; bios=vita) sono sostanze che impediscono lo sviluppo di certi microorganismi nei quali essi penetrano.

Cane con infezione sulla cute
(Foto da Pixabay)

Sono in grado di abbassare la carica microbica fino a distruggerla. Dapprima erano solo sostanze di origine naturale, successivamente anche prodotti per sintesi.

A cosa servono e quali sono gli antibiotici per il cane

Gli antibiotici hanno effetto solo contro infezioni di natura batterica e non virale.

cane malato
(Foto da Adobe Stock)

Essi, infatti, attaccano la parete cellulare dei batteri e ne impediscono la proliferazione.

  • Antibiotici selettivi: vanno a colpire in maniera mirata solo alcuni tipi di batteri
  • Antibiotici ad ampio spettro: agiscono su varie famiglie di batteri

Possono essere somministrati sia per prevenzione di altre infezioni anche sistemiche, come ad esempio dopo un intervento chirurgico o per l’estrazione di un dente, sia come cura di malattie di origine batterica.

Qualora il veterinario decidesse di prescriverli anche in caso di malattia di origine virale è per evitare delle sovrainfezioni batteriche, che porterebbero il cane a debilitarsi ancora di più esponendolo ad ulteriori rischi per la sua salute.

Quando usare gli antibiotici per il cane

Spesso quando vediamo il nostro cane soffrire pensiamo subito di poterlo aiutare magari dandogli uno dei farmaci che abbiamo in casa e che ha sempre funzionato per noi.

Cane affetto da tumore.
(Foto da Adobe Stock)

Ma così rischiamo di danneggiarlo perché i farmaci per uso veterinario non sono uguali a quelli per uso umano.

Anche se uno stesso principio attivo può essere usato sia per curare l’uomo che per curare un animale ogni farmaco è studiato in base ad un metabolismo specifico e quello del cane non è uguale al nostro.

Solo il veterinario è il medico specialista in grado di effettuare una diagnosi sul malore che avverte il cane e, nel caso servissero, di prescrivere gli antibiotici adatti.

Prima di iniziare una terapia antibiotica, infatti, bisognerebbe accertarsi della presenza di un’infezione batterica e tener conto di:

  • Il risultato di analisi sul cane che isolino ed identifichino la fonte dell’infezione (ad esempio con un esame colturale di un tampone al naso oppure alla regione anale)
  • Il risultato dell’antibiogramma: è un test in cui si valuta il comportamento del batterio verso diversi principi attivi ed è utile per identificare l’antibiotico specifico che lo elimini
  • Le difese immunitarie del paziente: se il cane fosse immunodepresso sarebbe ancora più delicato da trattare
  • L’apparato colpito dall’infezione e la capacità di diffondersi nei tessuti
  • Se il cane soffre di altre malattie
  • Le analisi del sangue del cane

Il veterinario sceglierà il farmaco più giusto per il cane e che sia allo stesso tempo il più efficace ed il meno tossico.

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Per quali infezioni occorre somministrare gli antibiotici?

Possiamo somministrare gli antibiotici al nostro cane, in alcuni casi specifici.

Infezione all'orecchio del cane
(Foto da Pixabay)

Infezioni che colpiscono l’apparato gastroenterico:

  • Infezioni del cavo orale: l’accumulo di placca dentale causa infiammazione delle gengive e costituisce terreno fertile per la crescita dei batteri patogeni
  • Gastroenterite dovuta ai batteri Clostridium perfringens, Salmonella spp, Campylobacter spp
  • Gastroenterite emorragica: se oltre a vomito e diarrea emorragica vi è anche febbre ed abbassamento dei globuli bianchi, con la possibile presenza del Clostridium spp

Infezioni che colpiscono l’apparato respiratorio:

  • Infezioni delle vie aeree superiori (sinusiti, riniti, tonsilliti, faringiti, laringiti): i batteri primari responsabili sono B. Bronchiseptica, S. Equi e Mycoplasma spp. Diffuse sono le infezioni che hanno sia una causa batterica che virale o spesso solo virale (responsabili sono i virus adenovirus tipo 2, coronavirus respiratorio canino, pneumovirus e virus della parainfluenza canina).
  • Infezioni delle vie aeree inferiori: nel caso di bronchiti, broncopolmoniti, polmoniti dovute all’azione di vari batteri sia aerobi che anaerobi.

Infezioni che colpiscono l’apparato urinario:

  • Infezioni non complicate
  • Infezioni complicate
  • Pielonefrite

Infezioni che colpiscono la cute:

  • Quando il nostro cane si ferisce, succede che i batteri attraversando la ferita vanno a moltiplicarsi fino al punto da infettarlo. Sono i cosiddetti batteri opportunistici e, insieme all’azione di tenere la ferita pulita e disinfettata, è proprio la scelta dell’antibiotico esatto a curarlo. Spesso causa di infezioni cutanee sono le punture di zecca o di altri parassiti (Ixodes ricinus è la zecca de boschi, Rhipicephalus sanguineus è la zecca del cane).

Modalità di somministrazione degli antibiotici al cane

Di fondamentale importanza è seguire sempre le indicazioni del medico veterinario, perché la dose va in base al peso dell’animale, e le indicazioni del foglietto illustrativo del farmaco.

Antibiotici al cane
(Foto da Pixabay)

In base all’apparato colpito dall’infezione avremo:

  • Antibiotici per uso topico: ad esempio creme o pomate spalmate direttamente sulla pelle infetta
  • Antibiotici somministrati per via endovenosa
  • Antibiotici somministrati per via intramuscolare
  • Antibiotici somministrati per via nasale: ad esempio via aerosol per le sinusiti
  • Antibiotici somministrati per via orale
  • Antibiotici somministrati per via rettale

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Pro e contro sull’uso di antibiotici per il cane

Senza dubbio gli antibiotici sono dei farmaci a volte indispensabili per salvare la vita al nostro cane o semplicemente per guarirlo. Altrettanto importante è il comportamento del proprietario.

cane malato
(Foto da Pixabay)

Bisogna seguire alla lettera le informazioni date dal medico veterinario perché la riuscita della cura dipende anche da una giusta somministrazione dell’antibiotico all’animale.

Soprattutto a scopo preventivo, spesso vengono prescritti antibiotici ad ampio spettro per andare a colpire il maggior numero di tipi di batteri possibile. Questo, però, significa che gli antibiotici andranno ad agire contro i batteri cattivi ma anche contro quelli buoni.

Ciò causa dei problemi alla flora intestinale del cane, costituita da batteri buoni che mantengono il giusto equilibrio nell’apparato gastro intestinale. È per questo motivo che si consiglia di far assumere al cane dei probiotici specifici insieme all’antibiotico.

Gli antibiotici servono per combattere le infezioni batteriche ma il loro uso dev’essere ben controllato e limitato.

Un loro utilizzo scorretto ha portato, negli anni, al fenomeno dell’antibiotico resistenza: nel tempo alcuni batteri che erano sensibili ad un dato principio attivo sono mutati diminuendo la loro sensibilità ma anche il dare un antibiotico quando non ce ne sia davvero bisogno ha contribuito ad irrobustirli.

Eventi avversi e reazioni avverse dall’uso di antibiotici per il cane

Nonostante un farmaco sia messo in commercio dopo aver superato svariate prove, è possibile che anche solo in un paziente si verifichino degli effetti non voluti.

È per questo motivo che l’ AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha istituito la farmacovigilanza, per cui è possibile segnalare qualsiasi risposta non attesa e contribuire alla sicurezza del medicinale.

Bisogna distinguere gli eventi avversi dalle reazioni avverse. Gli eventi avversi sono tutti quegli eventi che possono verificarsi nel corso di un trattamento farmacologico e comprendono ad esempio:

  • reazioni avverse al farmaco
  • insuccesso della terapia
  • intossicazione
  • morte

Le reazioni avverse (ADR, acronimo di Adverse Drug Reaction) sono effetti nocivi e non voluti durante la somministrazione di un farmaco. Possono essere classificate in:

  • Effetti collaterali: si manifestano anche alle dosi terapeutiche e nel cane questo si traduce spesso in vomito e diarrea dopo aver assunto antibiotici. Tuttavia possono verificarsi nausea, eritema, depressione, letargia, diminuzione dell’appetito.
  • Effetti tossici: si manifestano a dosi sovraterapeutiche o terapeutiche (ad esempio un danno al fegato dovuto ad un uso eccessivo del paracetamolo).
  • Ipersensibilità o allergie: ad esempio orticaria nell’uso di penicilline e cefalosporine fino ad arrivare allo shock anafilattico.
  • Reazioni di idiosincrasia: sono delle reazioni avverse che si verificano nei tessuti cellulari, come l’anemia emolitica da cefotetan.
  • Farmacodipendenza: si arriva ad una sindrome da astinenza quando si smette di assumere il farmaco.
  • Effetti tossici: se il farmaco provoca malformazioni al feto.

Si aggiungono anche gli effetti nocivi e non voluti:

  • errori terapeutici
  • sovradosaggio accidentale
  • uso improprio
  • abuso del farmaco

Consigli utili da tener conto

Il consiglio fondamentale che potremmo dare a chi possiede un cane è quello di affidarsi ad un ottimo veterinario quando vi sia un problema di salute.

cane molto malato
(Foto da Pixabay)

A volte il proverbio che recita “chi fa da sé fa per tre” risulta essere assolutamente dannoso e quando in gioco c’è la salute del nostro migliore amico è bene essere oculati nelle scelte da fare.

Non sostituirsi mai al medico. Il nostro cane si affida completamente a noi. Non è in grado di curarsi e noi non possiamo che contraccambiare il suo amore incondizionato prendendocene cura soprattutto quando sta male.

Nella somministrazione dell’antibiotico bisogna rispettare scupolosamente il dosaggio e la durata del trattamento prescritto e conservare attentamente i medicinali.

Ricordiamoci che è la dose che fa di un farmaco un veleno.

Michela

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