Cosa possiamo fare durante il periodo di allattamento della cagna e in che modo possiamo prenderci cura di lei, dall’alimentazione all’igiene.
Se pensiamo che solo durante la gravidanza la cagna abbia bisogno di noi, stiamo commettendo un grosso errore! Anche dopo il parto infatti la mamma avrà bisogno di cure e di una particolare attenzione per la sua alimentazione: il periodo dell’allattamento della cagna infatti è molto impegnativo dal punto di vista energetico. I cuccioli si nutriranno direttamente alle sue mammelle, e dunque la femmina dovrà essere in forze per produrre e mettere a disposizione il suo latte per un tot numero di piccoli. Vediamo dunque in che modo possiamo prenderci cura della nostra amica a quattro zampe in un momento così delicato della sua vita.
Dopo una lunga attesa finalmente sono arrivati e hanno ‘invaso’ la nostra casa: sono nati i cuccioli della nostra amica a quattro zampe! Ovviamente dobbiamo dar loro l’attenzione che meritano, ma non dobbiamo mai dimenticare la mamma che, dopo il parto, rischia di essere trascurata. Non si dovrebbe mai pensare che la gestazione sia l’unico periodo impegnativo della gravidanza, poiché anche quando finalmente i cuccioli hanno visto la luce, mamma cagna avrà bisogno di noi e delle nostre cure.
Il periodo dell’allattamento è fondamentale per il legame che si viene a creare tra mamma e figli, che avrà inevitabili ripercussioni anche sul temperamento e il carattere dei piccoli una volta adulti. Quindi il nostro ruolo è quello di aiutare la mamma a superare eventuali problemi o semplicemente starle accanto e farle sentire il nostro affetto.
Quando pensiamo alla crescita e al nutrimento dei cuccioli dobbiamo pensare che ciò è necessariamente legato al sostentamento della mamma. E’ lei che per prima dovrà essere nutrita nel modo giusto: in questo è fondamentale l’aiuto del veterinario che ci aiuterà non solo nella scelta degli alimenti più adatti ma a che nelle razioni quotidiane.
I cuccioli dovranno ricevere la loro parte di cibo al giorno ed è importante che, nelle cucciolate numerose, vi sia abbastanza latte per tutti. Talvolta capita che alcuni cuccioli, magari meno ‘prepotenti’ restino esclusi dalla poppata perché scavalcati da fratelli più caparbi. Infatti le prime lotte saranno proprio tra i piccoli e solo quelli più forti riusciranno a raggiungere la mammella, sottraendola agli altri che restano inesorabilmente indietro.
Il nostro ruolo esterno sarà fondamentale per capire quali di essi non riescono mai a raggiungere la mamma e se abbiamo difficoltà a riconoscerli, il segreto è controllare il loro peso. Mettiamoli tutti su una bilancia e facciamo particolare attenzione al loro dimagrimento soprattutto nei primi dieci giorni di vita dei cuccioli. In questo modo capiremo se tutti stanno ricevendo il giusto apporto nutritivo. Nel caso vi fossero disparità di peso molto evidenti, potremmo organizzare dei turni di poppata, in modo che non si trovino tutti insieme a ‘lottare’ per il latte.
Solitamente il periodo di allattamento naturale varia da uno a due mesi, ma bisognerebbe integrare il latte della cagna con quello materno canino. Sebbene non sia facile reperirlo in commercio, bisognerà accertarsi con l’esperto di poter dare alla mamma del latte materno che si usa per i neonati. Esso dovrà essere somministrato sempre diluito con acqua e in misura inferiore rispetto a quella prevista per i piccoli umani (Leggi qui: Il cane può bere il latte? Ecco i vari tipi a disposizione per lui). Man mano i cuccioli avranno la possibilità di acquisire una loro indipendenza anche alimentare dalla mamma.
Vediamo da vicini quali possono essere i problemi che sopraggiungono alla nascita dei piccoli e al momento dell’allattamento.
Durante il periodo di allattamento la cagna dovrà essere nutrita con almeno quattro-cinque pasti al giorno: il cibo solitamente consigliato dai veterinari è quello per i cani in crescita (Leggi qui: Cosa mangia la cagna incinta o che allatta: dieta corretta per mamma). Esso infatti contiene il giusto apporto di proteine, calorie e soprattutto di calcio. Se alla solita pappa aggiungiamo anche degli integratori e vitamina D saremo certi che mamma cagna sarà in grado di soddisfare le esigenze sue e dei suoi cuccioli. Potremmo anche provare a darle del latte, ma il rischio è che possano sopraggiungere problemi intestinali come ad esempio episodi di diarrea. Infatti è meglio che il latte non sia dato ‘assoluto’ ma allungato con dell’acqua. Non è raro che mamma cagna si rifiuti di mangiare, un problema già affrontato nel seguente articolo: La cagna incinta non mangia? Il perché e come aiutarla.
Se alla mamma non arriva il giusto apporto di calcio si rischia una eclampsia puerperale, una sindrome molto pericolosa per la sua salute e dovuta ad una ipo-calcemia. I sintomi di questa patologia improvvisa sono: difficoltà respiratoria, rigidità dei movimenti e degli arti, tremore diffuso fino a vere e proprie convulsioni. Solitamente il problema si presenta verso il ventesimo giorno dall’inizio dell’allattamento, dopo un parto plurigemellare di cuccioli di piccola taglia.
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F.C.
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