Quali sono le 3 malattie più comuni nei cani e cosa dobbiamo sapere per riconoscerle e prevenirle? Tutte le indicazioni più utili.
La salute del cane è un pensiero fisso per ogni padrone attento e scrupoloso ma, per quanto si possa fare attenzione, non sempre è facile riconoscere i sintomi e i segnali che ci invia il suo corpo. Per questo è importante sapere che ci sono ben 3 malattie più comuni nei cani, e sapere qualcosa di più su di esse, ci aiuterà a capire quali sono i modi per riconoscerle e magari anche prevenirle. Ecco una panoramica generale sulle patologie canine che spesso i padroni si ritrovano ad affrontare.
Difficile definirne solo tre poiché, a seconda della parte del corpo interessata, purtroppo i cani possono ammalarsi facilmente. Infatti è utile distinguere quelle che:
Spesso tali patologie possono colpire l’animale a qualsiasi età e anche in condizioni fisiche ottimali, ma ve ne sono alcune particolarmente pericolose perché, se trascurate, possono condurre alla morte del cane.
Quali sono dunque quelle patologie che potrebbero causare la morte del nostro amico a quattro zampe? Per fortuna il rimedio ad esse c’è ma sta a noi padroni preoccuparci della loro prevenzione, se vogliamo evitare il peggio. Si tratta di:
Per capire di cosa si tratta e come distinguerle l’una dall’altra, sarà opportuno dare qualche breve indicazione su ognuna di esse. La Leishmaniosi è una malattie infettiva, trasmessa dai pappataci, molto attivi da maggio a ottobre. I segnali più evidenti sono zone interessate da alopecia (occhi, zampe, dorso), lesioni su orecchie e mucose, dimagrimento eccessivo e subitaneo fino al coinvolgimento dell’apparato renale.
L’artrosi è una patologia che crea difficoltà nei movimenti del cane e interessa ossa e cartilagine; infatti i cani che ne sono affetti presentano: zoppia, dolore e gonfiore agli arti, tremori e scricchiolii delle ossa, inibizione al movimento. Infine la parvovirosi, che interessa non solo l’intestino ma anche il midollo osseo, con anemia, vomito e diarrea.
Tirando un gran sospiro di sollievo possiamo affermare che la soluzione per il Parvovirus c’è e si tratta del vaccino, che va somministrato tra le 6 e le 8 settimane di vita del cucciolo e che vale anche contro lo sviluppo del cimurro canino.
Fino all’arrivo del vaccino per la Leishmaniosi, l’unica prevenzione contro questa temibile malattia era evitare il più possibile il contagio da flebotomi, evitando passeggiate notturne e utilizzando gli antiparassitari validi che ci sono in commercio.
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Controlli preventivi, un’alimentazione adatta al cane con l’artrosi, un’attività fisica controllata e una serie di piccoli accorgimenti per evitare che cammini su superfici troppo ruvide, possono aiutare il cane a non sviluppare malattie osteoarticolari.
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Il nostro compito è quello di non mancare agli appuntamenti e di rispettare il calendario delle vaccinazioni ‘imposto’ dal nostro veterinario di fiducia: con questo gesto potremo salvare la vita al nostro amico a quattro zampe!
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