I cuccioli nati d’estate sono più a esposti a problemi cardiaci
Uno studio, pubblicato su Scientific Reports, condotto dall’University of Pennsylvania School of Medicine ha portato alla luce nuove e interessanti scoperte riguardo ad alcune predisposizioni dei cani a malattie cardiache.
Secondo quanto evidenziato dai ricercatori, i cani nati nei mesi estivi, tra giugno e agosto, sono più a rischio problemi cardiaci, rispetto agli altri cani.
Una percentuale che aumenta del 74% nel mese di luglio. Le cause, secondo i ricercatori, sarebbero da far risalire all’inquinamento dell’aria.
Non solo alcune razze di cani soffrono di problemi cardiaci come i cani brachicefali. Dallo studio è emerso che anche razze non predisposte geneticamente hanno maggiori rischi di essere colpite da malattie cardiovascolari se i cuccioli sono nati nel periodo estivo.
I ricercatori hanno dimostrato che razze come il terrier Norfolk, Berger Picard, American Staffordshire Terrier, spaniel inglese, Bouvier des flandres, Border terrier e Havanese sono più esposte a queste patologie.
Si tratta di razze che, rispetto alle altre, registrano le nascite nei periodi estivi.
Lo studio si è basato sui dati forniti dalla Fondazione ortopedica degli animali, analizzando le schede di 129.778 cani, appartenenti a 253 razze diverse.
In base a quanto constatato dai ricercatori, la razza incide tra lo 0,3% e il 2% per quanto riguarda il rischio di patologie cardiache. Una percentuale nettamente inferiore a quanto in realtà scoperto dai ricercatori.
Ovvero che i cani nati a luglio hanno il 74% di possibilità di avere malattie cardiovascolari.
Dai dati raccolti, i ricercatori hanno potuto confrontare e mettere in relazione la data di nascita dei cani in base alla patologia, arrivando al fattore inquinamento come una delle cause principali.
“È importante studiare i cani perché il cuore dei cani è un modello simile al sistema cardiovascolare umano”.
Ha dichiarato Mary Regina Boland, PhD, assistente professore di informatica in Biostatistica ed Epidemiologia.
“Inoltre, umani e cani condividono le loro vite e sono esposti alle stesse condizioni ambientali. Constatare che il periodo di nascita può essere messo in relazione con le malattie cardiovascolari in entrambe le specie offre nuovi spunti per capire questi meccanismi”. Ha poi aggiunto la Boland.
L’estate è il periodo peggiore per le particelle fini in particolar modo, quelle prodotte dalle aziende.
In entrambi i casi, umani e cani, l’inquinamento atmosferico nel periodi della gravidanza e al momento della nascita sembra avere un ruolo chiave nello sviluppo successivo di malattie cardiache.
Le gravidanze dei cani durano due mesi e sono più brevi degli esseri umani. Per cui i cuccioli sia durante la gravidanza che alla nascita sono estremamente a rischio.
Tra gli altri fattori che influiscono sull’insorgenza di queste patologie vi sono la dieta alimentare e l’esercizio fisico che tuttavia non erano inclusi nelle schede a disposizione dei ricercatori.
C.D.
Fonte: Cardiovascular Disease Risk Varies by Birth Month in Canines
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