Il riflesso di portage, più iconico nel gatto, è in realtà presente anche nel cane. Scopriamo di cosa si tratta e qual è la sua funzione.
Fido, appena nato, non ancora dotato dell’ausilio dei sensi che lo guideranno alla scoperta del mondo, è totalmente indifeso. A soccorrerlo alcuni automatismi, che ne assicurano la sopravvivenza o aiutano il compito della madre. In quest’ultima categoria rientra il riflesso di portage, ben più noto nel gatto, ma presente anche nel cane.
Riflesso di portage nel cane
Chiunque ha visto, almeno una volta nella vita, il riflesso di portage; anche se non siete particolarmente esperti di animali d’affezione, e perfino se non sapete cosa significa tale espressione.
Il riflesso di portage nel gattino è forse più iconico, ma è presente anche nel cane (e non solo in queste due specie). E si sostanzia nell’immobilizzazione del cucciolo quando questo viene sollevato per il collo.
Questo vi dice niente? Esatto, è proprio quell’automatismo che si attiva quando la madre lo afferra per la collottola, trasportandolo da un luogo all’altro.
E a facilitarle il compito è dunque il riflesso di portage, che immobilizza il cucciolo di cane. Non è raro che il piccolo, con qualche mese in più, venga afferrato per la collottola anche dagli esseri umani.
L’effetto è il medesimo; tuttavia, non siamo dotati della sapienza di mamma cane, che sa perfettamente quanta forza applicare nella presa. Dunque, è sempre meglio evitare.
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I sensi di Fido
Mamma cane utilizzerà tale espediente per non molto; in breve tempo, infatti, il cucciolo comincerà a deambulare. E parallelamente alla capacità di muoversi crescerà anche la sua curiosità, che lo spingerà ad esplorare l’ambiente che lo circonda.
Questione di qualche settimana; il tempo che i primi sensi comincino ad assisterlo. L’olfatto sarà lo strumento principale che lo accompagnerà alla scoperta del mondo; d’altronde le capacità olfattive di Fido sono davvero straordinarie, quantomeno se paragonate con quelle dell’essere umano.
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Da non sottovalutare neanche i poteri dell’udito del cane; anche qui, per fare un confronto con l’essere umano, basta dire che il primo è in grado di avvertire onde sonore fino a 40000 Hertz, il secondo a malapena percepisce quelle fino alla soglia dei 20000.
Insomma, un piccolo amico dai poteri speciali, sempre in movimento, e che solo il riflesso di portage è riuscito ad tenere fermo per un po’.
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A. S.