A seconda del tipo di test che dovrà svolgere il veterinario, sarà necessario sterilizzare o meno il contenitore. Questa operazione dovrà essere compiuta nel caso in cui il professionista debba effettuare l’urinocoltura.
Si tratta di un esame diagnostico che serve ad individuare la presenza di microrganismi nella pipì di Fido, responsabili di infezioni del tratto urinario, come calcoli urinari o cistite nel cane. Come dovrai procedere in questo caso? A seconda delle tue esigenze, potrai sterilizzare il contenitore in tre modi diversi:
Nel caso in cui il professionista non debba effettuare l’urinocultura, non sarà necessario sterilizzare il contenitore. In ogni caso, occorrerà assicurarsi che sia perfettamente pulito. Il momento ideale per raccogliere le urine del cane è al mattino.
In questo momento della giornata, infatti, Fido ha la vescica piena. Conducilo fuori al guinzaglio e porta con te tutto l’occorrente. Attendi che il cane si metta in posizione per fare la pipì e colloca il contenitore per prelevare il campione.
Dopo aver raccolto l’urina, utilizza una siringa per aspirare il liquido e trasferirlo all’interno del barattolo da consegnare al veterinario. Non serve prelevarne una ingente quantità: 25 ml saranno più che sufficienti.
Se il cane vive esclusivamente in giardino, tienilo in casa la notte precedente alla raccolta delle urine. In questo modo, non rischierai che Fido abbia già fatto pipì l’indomani mattina. Altri momenti propizi per questa operazione sono dopo i pasti e durante le passeggiate.
Laura Bellucci
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