Per molti si tratta di “semplici cani” per altri di esseri che salvano le vite. Ancora una volta, di fronte all’emergenza, i cani da soccorso hanno dato prova della loro lealtà, come nel caso dei terremoti, contribuendo a salvare delle vite. E’ il caso del dramma dell’Hotel Rigopiano, a Penne, in provincia di Pescara, dove continuano le operazioni di salvataggio che si avvalgono delle unità cinofile. Ad oggi, si contano cinque vittime, ancora non identificate e nove persone estratte vive da sotto le macerie della struttura a 4stelle, travolta da una slavina.
Le prime due persone erano state individuate grazie al contributo delle unità cinofile sia dei vigili del fuoco che del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas). Ma per quei cani, l’unica cosa che conta è trovare le persone in ogni caso, in modo che nessuno sia dimenticato.
E’ quanto conferma, in un’intervista a La Stampa, uno degli addestratori, Alessandro Libra del centro Reaxel di Trofarello a Torino che collabora con il Nucleo cinofilo da soccorso Piemonte della Protezione civile e i cinofili degli Alpini. Libra spiega come per i cani, l’importante è trovare le persone, anche se decedute: “Loro sono addestrati per trovare persone in ogni caso”.
Che siano sotto le macerie o sotto le valanghe i cani da salvataggio fin da cuccioli sono addestrati e premiati quando trovano le persone. L’addestramento è lungo e impegnativo: i cani ad ogni ora sono sottoposti a delle prove, sotto forma di gioco, per essere abituati a trovare persone ad ogni ora, di notte o di giorno e in tutte le situazioni. Pertanto devono essere abituati ai rumori forti, al suono delle sirene, alle fiamme o al fumo. Elementi che, in condizioni naturali, il cane teme. Eppure, grazie all’addestramento, i nostri compagni a 4zampe si rivelano uno degli strumenti fondamentali durante le catastrofi. Quando individuano un corpo, sottolinea un addestratore il cane risponde con un “abbaio a comando”, iniziando ad abbaiare sul luogo in cui c’è una persona.
“I cani sono ausili preziosi per indirizzare poi i sondaggi più organizzati da parte dell’uomo”, ha dichiarato Walter Milan, referente ufficio stampa del Cnsas.
Secondo gli esperti, “tutti i cuccioli possono essere addestrati, trovano l’uomo e ottengono un premio in cibo. Poi il premio non ci sarà più da adulto, rimarrà però l’istinto della ricerca. Nella scelta del cucciolo si preferisce un cane che abbia genitori già con quel tipo di addestramento, vengono selezionati per l’intelligenza e l’essere portati alla ricerca: una sorta di Dna di predisposizione al salvataggio. Ma tutti i cani possono salvare delle vite”, prosegue l’addestratore del centro di Torino, concludendo che “dovrebbero ricordarselo sempre non solo quando sfiliamo alle parate dopo i disastri e tutti ci applaudono. Dovrebbero ricordarlo che questi cani salvano vite umane”.
Le difficoltà nel caso dell’Hotel Rigopiano è che la neve e le macerie avevano ricoperto la struttura in alcuni punti di almeno 5metri di profondità. Ecco perché all’inizio i cani dei vigili del fuoco non segnalavano presenze. Poi, fortunatamente, sono spuntati i primi superstiti.
I cani da sempre sono stati affianco dell’uomo, rivelandosi i migliori collaboratori in determinate attività come la custodia del gregge, la condUzioni delle slitte o nella guardia e ancora oggi sono insostotuibili in diverse utilità.
Ecco alcuni esempi di addestramento