Quanti cani ci sono in Italia? È un’indagine a svelare il numero dei nostri amici a quattro zampe presenti su tutto il territorio nazionale.
Quando si parla di censimento di una popolazione, non resta che dare i numeri. Ed è quello che qualcuno ha provato a fare anche con il migliore amico dell’uomo; operazione di certo non semplice. Ma quanti cani ci sono in Italia? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Prima di svelare i numeri dell’indagine, è bene fare una piccola premessa sull’argomento.
Un censimento della popolazione canina, che stabilisca con esattezza il numero di cani presenti in Italia non è possibile. O meglio, non è possibile allo stato attuale delle cose.
E questo nonostante le norme di legge, che prevedono degli obblighi tali da facilitare un censimento della popolazione canina italica.
Il nostro ordinamento giuridico, infatti, impone ai proprietari dei nostri piccoli amici a quattro zampe l’obbligo di registrarli nell’Anagrafe degli Animali di Affezione, ovvero il registro nazionale.
La registrazione avviene mediante l’inoculazione di un microchip sul corpo dell’animale, che lo contrassegna con un codice univoco composto da 15 cifre.
Il registro nazionale permette l’identificazione del gatto, del cane e del furetto. Ma l’obbligo di microchip esiste solo per il cane seppur la registrazione sia fortemente consigliata anche per le altre due specie.
Nonostante ciò, sono ancora molti i cani non registrati, nonostante vivano regolarmente in famiglia. Ad alimentare l’incertezza sul numero effettivo di animali presenti in Italia, anche il fenomeno del randagismo, vera e propria piaga sociale, e difficile da estirpare.
Seppur, a differenza del gatto, il cane non sia libero di vagare per le strade (con l’eccezione del cane di quartiere), con il contestuale obbligo delle autorità competenti per territorio di accalappiare quelli vaganti, destinandoli ai canili o ai rifugi, sono ancora molti gli animali che vivono per strada.
Cani randagi senza famiglia, senza una casa e senza un’identità.
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Fatta tale doverosa premessa, è giunto il momento di dare i numeri: quanti cani vivono in Italia?
Partiamo dalle cifre ufficiali, ovvero dal numero di cani registrati nelle singole Anagrafi canine regionali (i cui dati sono consultabili anche sul web). Ebbene, in tutto il territorio nazionale risultano registrati ben 10 milioni di cani.
Basti pensare che nel 2015, all’appello ne risultavano circa 6 milioni; in soli 5 anni un incremento di circa il 40%. Attenzione tuttavia, si legga tra le righe. Non è di certo cresciuto il numero di cani presenti in Italia; semplicemente è aumentato il numero di coloro che registrano il proprio animale all’Anagrafe canina, che, si ricorda ancora una volta, è un obbligo di legge.
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I numeri ufficiali comprendono sia gli animali presenti nei canili (o nei rifugi) sia quelli adottati da una famiglia. Veniamo ora alle note dolenti, ovvero il numero di cani randagi. In questo caso i dati non sono certi; si tratta soltanto di ipotesi provenienti da più studi, e che si basano anche sui sondaggi.
Secondo le stime più accreditate il numero di randagi in Italia si attesterebbero sui 700000 esemplari. Una cifra considerevole e preoccupante allo stesso tempo: molti di questi animali non sono sterilizzati, e sono destinati a riprodursi, creando tante piccole creature che a loro volta diventeranno randagi.
Secondo alcune fonti, il numero di cani totali presenti sul territorio nazionale si attesterebbe tra i 20 e i 30 milioni. Ma se i cani registrati sono circa 10 milioni, e quelli randagi meno di 1 milione, da dove spuntano gli altri?
Semplice: si tratta di cani di proprietà, non regolarmente registrati, nonostante la legge. La strada da percorrere, purtroppo, è ancora lunga.
Antonio Scaramozza
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