I cani capiscono le parole, alcune ricerche hanno mostrato quante parole riescono ad imparare
Comunicare con gli animali significa entrare in contatto con un essere vivente che ha un proprio linguaggio. Spesso, viene evidenziato come il canale dell’empatia sia quello preferenziale per l’interazione con diverse specie. Cosa significa? Significa osservare, ascoltare, abbandonarsi all’altro attraverso un canale che non sia semplicemente “mentale”, fatto di parole che traducono il pensiero umano.
“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. diceva San Francesco d’Assisi.
Meravigliarsi ogni giorno di fronte alla magia della natura. Troppe volte si danno per scontate molte cose che fanno parte del quotidiano, del bagaglio acquisito dalla collettività. Così come l’interazione con i cani.
Per il pensiero comune è ormai normale che un cane obbedisca ai comandi. “Vieni qui!”, “Stai fermo”, “Cerca” o “riporta”. Convivendo a stretto contatto con un cane ci si accorge di quante altre possibilità siano concesse e di quante parole in realtà sia in grado di apprendere un cane e di “rispondere” a quelle parole.
L’addestramento di un cane si basa su due canali principali: quello dei comandi legati all’educazione del cane e quelli collegati all’obbedienza. Si tratta di due tipologie di approccio ben distinte. La prima richiede che il cane rispetti determinati codici e comportamenti nella relazione con l’uomo, l’altro che il cane apprenda dei comandi per metterli in pratica. Ad esempio, i cani da pastore sono noti non solo per apprendere i comandi, mettendoli in pratica ma anche per prendere delle decisioni in maniera autonoma. Come riconosciuto nella razza del mastino abruzzese, quando è stata nominata patrimonio culturale.
Il cane comunica attraverso tre canali: quello visivo/corporeo (movimenti), olfattivo e il canale uditivo. Un linguaggio complesso per cui il cane ha alcuni sensi maggiormente sviluppati rispetto all’uomo e riesce a vedere o sentire cose che un umano non riuscirebbe a vedere. Sensi che parlano al cane, ad uguale misura di come le parole risuonano in un discorso tra due persone.
I cani appartengono ad una delle specie più intelligenti del mondo animale e nell’interazione con l’uomo ha sviluppato capacità cognitive che lo hanno reso unico.
Nell’addestramento di base viene ribadito quanto sia necessario accompagnare un comando con il gesto. Questo per sfruttare i due canali della comunicazione nel cane, quello visivo e uditivo.
I ricercatori sono da sempre stati affascinati dal regno cognitivo degli animali, alla ricerca di conferme e di capire come rendere possibile una comunicazione tra gli umani e gli animali.
Diversi studi hanno dimostrato che i cani sono in grado di capire determinate parole umane.
Come gli umani, i cani elaborano le parole che sentono, raccogliendo informazioni attraverso diversi processi cerebrali per poterle comprendere. Ovvero, attraverso studi con i quali sono stati utilizzati strumenti avanzati come la risonanza funzionale del cervello, i cani usano la parte sinistra del cervello per capire le parole che sentono, mentre usano l’emisfero destro per capire e interpretare l’intonazione delle parole.
Leggi–> I cani sono in grado di capire le parole e le intonazioni umane
Solo quando viene realizzato questo processo, i cani sono allora in grado di capire le intenzioni di una persona.
Per il cane è importante utilizzare un metodo che si basa sul condizionamento operante. Ovvero associare alla parola una determinata azione o un oggetto, accompagnando la risposta del cane al rinforzo positivo ovvero gratificando il cane con uno snack, una carezza o una parola dolce.
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