Capita che i nostri dolci compagni a 4zampe iniziano a lamentare dei dolori quando urinano come anche casi in cui alzano la gamba ma non riescono a fare nulla oppure tentano più volte di urinare e provano disagio. Si tratta di una patologia che si chiama disuria ovvero la difficoltà di emettere urina che può essere provocata di vari fattori e si palesa con diversi sintomi.
Tra i sintomi più comuni, il cane urina con sforzo, fa più tentativi e in alcuni casi vi è la presenza di sangue nelle urine. In altri casi, l’animale versa piccole quantità, si lamenta durante la minzione e infine vi può anche essere una minzione improduttiva (la mancata emissione di urina).
Questi problemi sono provocati da diverse patologie che possono spaziare dai calcoli vescicali o uretrali, infezioni di vario tipo come la cistite batterica, nei peggiori casi, dal carcinoma della vescica, al cancro uretrale o della prostata, un tumore dell’apparato genitale, ma possono anche derivare da un trauma come la rottura della vescica o dell’uretra, un’infiammazione oppure da cause neurologiche.
Per la diagnosi è sempre necessario l’intervento del veterinario che dovrà eseguire diversi tipi di test da laboratorio, come l’analisi delle urine, un urinocoltura e antibiogramma in caso di infezione, ma anche radiografie addominali o il cistouretrogramma per verificare la presenza di calcoli cistici o vescicali come anche un’ecografia addominale per valutare la condizione dei reni, ureteri, vescica e uretra prossimale. Tra gli altri test, potrebbe essere necessario l’esame rettale per valutare le dimensioni e lo spessore dell’uretra pelvica per la ricerca di masse, ingrossamento prostatico o calcoli e infine le analisi del sangue per verificare infezioni e i valori renali.
In base alla diagnosi della patologia sarà da valutare la terapia più efficace. Nel caso di un calcoli alla vescica possono essere prelevati attraverso un’operazione chirurgica o in base alle dimensioni anche attraverso diete specifiche. Il ricorso agli antibiotici è nel caso di infezioni batteriche per un massimo di 2 settimane. Per quanto riguarda casi di uretrite granulomatosa, il veterinario potrebbe ricorrere ad un trattamento di steroidi per ridurre l’infiammazione. Infine nel caso di tumori della vescica o dell’uretra ci potrebbe essere l’intervento chirurgico. Laddove non sarà possibile intervenire il veterinario potrebbe optare per l’impiego di farmaci chemioterapici o di antinfiammatori non steroidei.
Nell’arco del trattamento è sempre bene osservare il comportamento del cane durante l’atto minzionale e per prevenire qualsiasi ricaduta o la comparsa di questo tipo di problematiche è importante che l’animale abbia sempre a disposizione dell’acqua fresca e l’opportunità di urinare spesso.