Da sempre al fianco dell’uomo per aiutarlo in questo lavoro: tutte le principali razze di cane da pastore e come riconoscerle.
Ne conosciamo diverse per nome, ma forse non tutti sanno qual è stata la loro ‘funzione’ fin dai primordi: si tratta delle principali razze di cane da pastore, che da sempre accompagnano l’essere umano nel suo lavoro. Si distinguono per caratteristiche molto particolari, che molti magari ignorano, ma che vale la pena conoscere: potrebbe essere proprio il cane che fa per voi! Ecco quali sono le più famose e come si riescono a distinguere dalle altre.
Cane da pastore: cosa vuol dire e la divisione in guardiani e conduttori
Dal verbo latino ‘pascere’, il participio passato ‘pastus’ si riferisce a colui che guida il pascolo, prevalentemente formato da ovini e caprini, e più raramente da bovini. Il ruolo del cane di questa specie non si limita al controllo del gregge ma anche alla sua custodia e alla sua protezione. Fa in modo che gli esemplari che ne fanno parte non si allontanino e non siano vittime di predatori.
Sebbene siano nate e istruite a questo scopo, molti cani appartenenti a questa razza hanno dimostrato il loro valore anche in altri impieghi: un esempio su tutti è il cane Pastore tedesco molto attivo anche nelle forze dell’ordine, per la salvaguardia, la sicurezza ma anche la cura delle persone disabili (ad esempio per gli ipovedenti). Nella suddivisione in 10 gruppi FCI questi esemplari rientrano nella razza denominata appunto ‘Cani da pastore e bovari’ (tranne i bovari svizzeri).
All’interno di questa specializzazione vi è un’ulteriore suddivisione, ovvero tra cani guardiani e cani conduttori: entrambe le diciture vengono utilizzate (erroneamente) per i cani da bestiame ma, se i primi si presentano grandi e imponenti, i secondi sono più piccoli ma più veloci (anche perché ciò li agevola nel loro lavoro). I guardiani sono abituati a prendere decisioni da soli, senza confrontarsi o eseguire necessariamente i comandi dell’uomo, poiché spesso sono lasciati soli a badare al gregge.
I conduttori invece lo aiutano negli spostamenti, coadiuvando l’essere umano impegnato nella medesima funzione. Sono proprio questi ad avere maggiormente bisogno di correre liberi all’aria aperta, poiché l’attività fisica è molto importante per la loro salute, anche quella mentale.
Cane da pastore: le razze principali
Molto spesso per distinguere i vari tipi di cani si inserisce nel nome il luogo di origine o qualcosa che lo richiami, come ad esempio nel caso del Border, che tradotto vuol dire ‘confine’, lo stesso che divide Scozia e Inghilterra. Il Border Collie è noto per il suo folto e lungo manto peloso bianco e nero, ma anche per il suo fiuto nella ricerca degli oggetti smarriti, per la sua abilità nell’attività sportiva e naturalmente per quella di saper badare al bestiame. Ma quali sono gli altri più famosi che ‘contengono’ nella denominazione il luogo d’origine?
- Australian Cattle Dog,
- Australian Shepard,
- Bearded Collie,
- Cane da pastore belga,
- Collie,
- Pastore tedesco,
- Kuvasz ungherese,
- Pastore maremmano,
- Pastore dei Pirenei,
- Samoiedo,
- Welsh Corgi.
Come è possibile notare, i cani da pastore provengono da ogni parte del mondo, dalle zone in cui sono stati ‘sfruttati’ per il loro lavoro sul bestiame: a seconda delle dimensioni e delle capacità venivano destinati ad una categoria di animali da accudire. Anche le taglie sono molto diverse tra loro, così come i tipi di mantello, ma sono tutti accomunati dal possedere degli istinti naturali che mettono a disposizione del lavoro creato dall’uomo.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Razze di cani più sensibili agli odori: gli esemplari dotati di un super fiuto
Cane da pastore: caratteristiche generali e curiosità
Oltre ad essere fermi e decisi nel loro ruolo da guardiani questi cani, devono possedere una caratteristica molto particolare, ovvero quella di non essere tentati di aggredire le bestie con i morsi. Tuttavia vi fanno eccezione i cosiddetti ‘tallonatori’, ovvero quei cani che mordono i talloni dei bovini per ‘indurli’ a muoversi (altrimenti non saprebbero come fare, poiché sono di dimensioni nettamente maggiori rispetto alle loro).
Ma come fare a tenere sotto controllo il normale istinto predatorio dei cani? Entra in gioco infatti il rapporto col padrone, che dovrà ricompensare questo suo impegno nel mettere da parte questo comportamento: ovviamente questo premio del padrone nei confronti del suo amato Fido non farà altro che rafforzare il loro legame. Inoltre chi volesse averne uno in casa dovrà stare attento a rispettare una serie di loro esigenze, come ad esempio:
- fargli fare molta attività fisica,
- non fargli mancare l’appoggio e la vicinanza al padrone,
- essere sempre stimolati fisicamente e mentalmente.
Alla fine di una lunga e impegnativa giornata di lavoro, lasciate che il vostro cane si riposi accanto al suo padrone, dopo un pasto adeguato che lo nutre a sufficienza ma non lo appesantisce. E’ possibile approfittare di questo momento di intimità anche per una vigorosa spazzolata al pelo, in modo da eliminare eventuale sporcizia accumulata durante il lavoro e per prevenire la formazione di antipatici nodi.