E’ giusto somministrate psicofarmaci al cane?
Il ricorso all’utilizzo di psicofarmaci è un fenomeno che sta diventando sempre più allarmante anche per i nostri compagni a 4zampe. Anziché risolvere determinati problemi comportamentali del cane con un percorso riabilitativo, in molti preferiscono ricorrere a soluzioni veloci e spesso non efficaci, somministrando pillole psicofarmaci al cane. Tuttavia, gli esperti ricordano quanto siano pericolosi questi trattamenti, che devono essere innanzitutto temporanei e si rivelano inefficaci se non associati ad un percorso di recupero riabilitativo con esperti educatori cinofili.
Il cane come molti altri animali può avere problemi di comportamento. I principali che rappresentano il 90% dei casi sono:
Questi comportamenti anomali del cane possono diventare delle vere e proprie patologie e interferire nella normale relazione “uomo-cane”. Per questo è necessaria la diagnosi di un medico veterinario esperto in comportamento canino in modo da stabilire un percorso terapeutico. Infatti, ci sono anche delle patologie che dovranno essere scartate che influiscono sul sistema nervoso del cane, sul sistema cardio circolatorio e possono anche comportare alterazioni del metabolismo.
Psicofarmaci da somministrare al cane
Gli psicofarmaci sono sostanze che agiscono sull’attività psichica. Si suddividono in diverse tipologie. Gli psicolettici agiscono per sedare il sistema nervoso centrale, mentre gli psicoanalettici sono antidepressivi e infine gli psicodislettici sono sostanze perturbanti, con effetti allucinogeni e inebrianti.
Ovvero, tra gli psicofarmaci vi sono gli ansiolitici, antidepressivi, neurolettici (antipsicotici) o stabilizzatori dell’umore. La somministrazione di psicofarmaci non deve essere una soluzione. Si tratta di un percorso che deve essere stabilito con il medico veterinario, limitato ad un arco ristretto temporale che spazia dai 2 ai 4 mesi massimo, per poi iniziare a ridurre lo psicofarmaco.
Si ricorre a questi trattamenti nei casi estremi di gravi problemi e vengono sempre associati a una terapia comportamentale che deve coinvolgere anche tutta la famiglia.
Senza ricorrere agli psicofarmaci, è possibile individuare diversi rimedi naturali, come ad esempio tranquillanti naturali che non hanno effetti collaterali. Questi calmanti possono essere in versione spray, diffusore, in capsule o addirittura sotto forma di collari.
si tratta di un erba officinale, che viene usata per conciliare il sonno. Contribuisce anche a contrastare l’ansia e la tachicardia. La si può somministrare come infuso al cane o con gocce di essenze per stati di ansia o eccessiva iperattività.
La camomilla è un’erba dalle proprietà antispasmodiche e porta sollievo ai problemi digestivi. Se il cane ha mal di pancia con lo stress o a causa del nervoso, la camomilla è l’ideale, somministrata con un po’ di miele.
Stimola il sistema immunitario e previene malattie virali. Alcune gocce nei pasti sono sufficienti a calmare l’animale.
Anche la lavanda è un ottimo rimedio contro lo stress. Bastano qualche gocce in un diffusore per avere un effetto tranquillante.
Ottimo per l’ansia e la depressione. Può essere somministrato sia in capsule che in gocce nel cibo del cane.
Alcuni integratori alimentari possono essere mescolati con il cibo e usati a lungo periodo con effetti calmanti per fido.
I Fiori di Bach sono tra i calmanti naturali più noti. Calmano i nervi, attenuano la paura e agiscano sui cani iperattivi.
Chiedere al veterinario le dosi e il tempo di somministrazione che devono tenere conto di diversi fattori come l’età del cane e le sue patologie.
Oltre alle erbe officinali ci sono anche trattamenti omeopatici che possono essere applicati ai cani. Sia per gli esemplari paurosi, iperattivi o che hanno attacchi di panico. E’ suggerito rivolgersi ad un esperto veterinario per stabilire la dose e il trattamento.
Infine, tra i trattamenti naturali e più efficaci è il dedicare un po’ di tempo al cane, in passeggiate e giochi. Fare lunghe passeggiate con il cane lo ha aiuta a scaricarsi, a prendere sicurezza e a rafforzare il legame con il padrone. E’ consigliato portare il cane in diversi ambienti per abituarlo a situazioni impreviste e rumori. Un cane nervoso ha bisogno di fare molto esercizio all’aperto.
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C.D.
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