Pare che vi siano alcune razze particolarmente scelte dagli europei per le loro caratteristiche. Ecco quali sono le prime razze di cani in Europa e perché.
I cani sono tutti uguali? Per alcuni forse non è così: infatti pare che in Europa alcune razze canine siano state molto più diffuse di altre nella storia. Questione di gusto? Forse non solo questo, ma di certo ci sono delle caratteristiche particolarmente attraenti per quelli che vivevano in questa parte del mondo. Vediamo quali sono le razze di cani in Europa, che sono nate o hanno avuto gran diffusione in quei territori, che caratteristiche hanno e a che razza appartiene Fido più diffuso nella singola nazione.
Secondo Robert Wayne, docente dell’Università della California, è probabile che i primi cani siano stati i lupi ‘addomesticati’ dai lavoranti della terra e dai cacciatori. Ma questo primordiale branco di lupi, da cui discenderebbero i cani odierni, è oggi estinto.
I lavoratori che si sono preoccupati di addomesticare i lupi europei si muovevano nel corso dei loro viaggi di lavoro: di certo non sarà stato semplice rendere mansueti e ‘domestici’ animali selvatici come i lupi, ma è probabile che man mano questi animali si siano abituati alla presenza dell’uomo.
Contemporaneamente al fatto di stare spesso con l’uomo, questi lupi sono anche stati costretti ad allontanarsi dai branchi e quindi avevano più difficoltà a trovare simili con cui riprodursi.
I primi cani erano utilizzati come cani da caccia, sebbene dal loro aspetto non ci saremmo mai aspettati questo tipo di lavoro. Si trattava probabilmente del Barboncino, il Bassotto e il Golden Retriever.
Infatti questi esemplari erano particolarmente veloci e agili per la cattura di uccelli acquatici e della selvaggina. Molti però erano anche semplici animali da compagnia, con alcune mansioni ‘utili’ come la cattura dei topi e di altri roditori.
Soprattutto in campagna si occupavano di tenere a bada il bestiame e di difendere il padrone da eventuali malintenzionati.
Vediamo dunque quali sono le razze di cani che si sono diffusi nel tempo nei singoli Paesi europei e da cosa è stata caratterizzata la loro fama nei territori nostrani.
Cane Corso: sebbene il suo nome possa trarre in inganno, ‘corso’ non deriva da Corsica, bensì dal latino ‘Cohors’, ovvero la corte pretoria, legione romana. Date le origini quale cane poteva più di questo rappresentare l’Italia? Famoso per le sue doti da cacciatore, si è anche mostrato un ottimo cane da guardia e da compagnia per i suoi padroni. Da una ricerca della rivista GQ Spagna però pare che ai giorni nostri il cane più diffuso in Italia non sia il Cane Corso, bensì il Maltese.
Bulldog francese: pare che anche in fatto di cani i francesi si mostrino molto nazionalisti. il cane più diffuso in Francia potrebbe essere appunto il Bulldog francese. Fin dall’inizio questo animale si è distinto per i suoi tratti caratteristici, molto apprezzati soprattutto da nobili e corti: è probabile che abbia conquistato tutti con la sua allegria e la sua voglia di giocare. Sempre secondo GQ Spagna però oggi sembra che a contendersi il primato col Bulldog sia invece il Rottweiler.
Perro de agua Espagnol: in Spagna appunto questo cane veniva utilizzato per la sua abilità nella caccia, nella pesca e come cane da pastore, probabilmente perché di ottima compagnia. Ma secondo la rivista locale, che ha effettuato una ricerca lo scorso anno, pare che invece siano tre diversi cani a contendersi il primo posto: Labrador Retriever, Pastore tedesco e Yorkshire.
Pastore belga: ovviamente dal Belgio arriva questo cane molto attivo, che pare non stancarsi mai di essere in attività. Ne esistono diverse tipologie ma tutte hanno in comune questo irrefrenabile dinamismo, che lo rende molto apprezzato ancora oggi.
Setter irlandese: questo meraviglioso esemplare dal pelo lungo e rossiccio, pare sia stato da sempre molto gradito nelle case degli irlandesi. E anche il colore del suo manto pare riprendere i tratti comuni a gran parte degli abitanti di quella nazione.
Border Collie: dall’Inghilterra è arrivato questo cane bianco e nero dal pelo lungo. Dolce e molto ricettivo, il Border Collie si è sempre dimostrato un fedele amico e molto giocherellone, soprattutto con i piccoli umani delle famiglie.
Norsk elghund: in un Paese del genere, non potevamo che trovare un cane che si adattasse alle fredde temperature del luogo. Stiamo parlando della Norvegia: questo esemplari erano i migliori amici dei Vichinghi e li accompagnavano nelle loro azioni: non a caso si tratta di un esemplare molto coraggioso e con ottime doti da guardiano.
Komondor: chi lo ha visto non lo ha mai più dimenticato. Cosa rende questo cane così particolare? Il manto naturalmente, che sembra formato da tante trecce di lana biancastre. Non è di certo recente la sua presenza in Ungheria, anzi pare che sia presente in quel territorio almeno dal XI secolo.
Pastore tedesco: il suo nome si fa immediatamente alla Germania, e a ragione. Grazie alle sue doti fisiche e alla sua spiccata intelligenza questo cane è stato diffuso nella nazione tedesca fin dai primi anni del 1800: sebbene secondo la rivista GQ Spagna il più diffuso in Germania è il Chihuahua.
Francesca Ciardiello
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