Premio fedeltà cani di Camogli: finalisti dell’edizione 2018

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By lotta75

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Kaos, ero di amatrice, morto per avvelenamento

I finalisti del Premio fedeltà cani di Camogli 2018

Storie di amicizia, d’amore e di fedeltà. I nostri compagni a quattrozampe lo dimostrano ogni giorno nelle loro azioni che riflettono i loro sentimenti incondizionati.Tra gli esemplari più noti, Hachiko, l’akita Inu, protagonista di un film, che per dieci anni ha aspettato il ritorno del padrone ad una stazione dei treni di Tokyo.

In omaggio a questi straordinari maestri di fedeltà, da oltre 50 anni, si svolge ogni anno, il 16 agosto, la premiazione del Premio Fedeltà del Cane di Camogli, organizzata dall’associazione per la Valorizzazione turistica di San Rocco. Un premio ideato da don Giacobbe e Giacinto Crescini nel 1962.

Quest’anno la 57esima edizione, conta ben 14 finalisti. Il Premio Fedeltà di San Rocco prevede diverse sezioni. Tra le quali il premio Bontà, ovvero in cui l’uomo si è dimostrato generoso per i cani.

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Cani eroi e fedeli

Sotto ai riflettori, le storie più incredibili di cani che si sono dimostrati “eroi”. Tra i finalisti del 2018, Anduril e Takoda, due splendidi esemplari di pastori svizzeri bianchi. Due straordinari esemplari che da diversi anni, lavorano nel centro clinico NeMo di Arenzano con i malati di Sla e pazienti colpiti da patologie neuromuscolari. La coadiutrice di Takoda, Clotilde Trinchero è medico veterinario, etologa, presidente della onlus Attività socio-assistenziali e servizi con animali (Assea). Anduril è invece seguito da Rossella Davia, sono preziose presenze in corsia.

“Danno amore. Quando il malato è preso dallo sconforto il cane gli mette la testa sulla spalla. Poi lo guarda, come per fargli coraggio. E si ricomincia con le terapie”. Racconta la Trinchero.

Tra gli altri protagonisti del 2018, tre levrieri dall’Irlanda, Katrina, Darril e Mollie adottati da Piera Boccaccio e il marito, Giorgio Baiardi. Tre levrieri testimoni delle condizioni di sfruttamento di cui è vittima questa razza, destinata alle corse. “Cani che vengono tenuti in condizioni terribili, chiusi come nei lager, senza mai una carezza”, raccontano i padroni.

E ancora. La storia di Trappe, un labrador di 2 anni, che aiuta la padrona ogni giorno nella sua lotta contro una malattia genetica. “Trappe è stato fondamentale. Con il clicker training, una scatoletta che produce un rumore con cui il cane mette in atto determinati comportamenti, mi aiutava a infilare la felpa e i calzini, prendeva la biancheria dalla cesta, la metteva nella lavatrice e chiudeva lo sportello con il muso. È stato lui, la mia forza”. Racconta la giovane Stefania, di appena 28 anni, portatricedella mutazione genetica BRCA.

L’edizione 2018, sarà dedicata a Kaos, l’eroe di Amatrice. In ricordo di un cane la cui fedeltà all’uomo ha contribuito a salvare molte vite.

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C.D.

 

 

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