Portare il cane fuori per la passeggiata, è necessario?

Portare il cane fuori per la passeggiata, è necessario?

Portare il cane fuori per la passeggiata è necessario per la salute dell’animale? Quali sono i motivi fondamentali per cui farlo uscire?

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Portare il cane fuori per la passeggiata è importante per la salute dell’animale.(Foto AdobeStock)

Prendere un cane, comporta un impegno e una responsabilità che non tutti possono garantire all’animale. il cane è un essere vivente che ha bisogno di tante cure, attenzioni e tutto l’amore che sei in grado di dare. Sono molti infatti i dubbi che nascono quando si è in procinto di acquistare o meglio ancora adottare un cucciolo.

Sono tante le perplessità inerenti al tempo che si ha a disposizione per l’animale. Questo perché a differenza di altri animali domestici, il cane è quello più impegnativo. Ciò nonostante il tempo non deve essere visto come un impedimento, perché l’impegno ti verrà ripagato dall’amore sproporzionato che Fido sarà in grado di darti.

Suddetto discorso in ogni caso va tenuto in considerazione nel momento in cui il lavoro ci porta a stare molto tempo fuori e nessuno si può occupare di far uscire Fido. A questo punto la domanda sorge spontanea. Portare il cane fuori per la passeggiata è necessario? Scopriamo insieme nei prossimi paragrafi.

Portare il cane fuori per la passeggiata è necessario?

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Portare il cane fuori per la passeggiata (Foto Facebook)

Il cane a prescindere dalla taglia, la razza e la predisposizione necessita di poter avere la sua dose di vita all’aperto. Questo perché in quanto animale ha bisogno di poter essere a contatto con la natura, di poter utilizzare i suoi sensi e divertirsi ad annusare la presenza di piante, ma soprattutto di altri animali, in particolare i suoi simili sul territorio.

Sono bisogni naturali a cui l’animale non può rinunciare per quanto si possa trattare del cane più pigro del mondo. Ecco perché portare il cane fuori per la passeggiata è un diritto dell’animale ed è principalmente un nostro dovere che rientra tra gli impegni che un padrone, adottando un cane, decide di assumersi.

Il numero delle volte in cui bisogna portare il cane fuori per la passeggiata, dipende molto dal tipo di cane, in particolare la sua taglia, più piccolo è, più necessità di uscire e consumare le sue energie, dando sfogo allo stress accumulato in casa. Mentre è un discorso diverso per i cani di taglia grande, i quali a differenza di quelli piccoli, non hanno bisogno di consumare tante energie poiché si stancano molto più facilmente, grazie alla propria mole.

Altro discorso invece per il Chihuahua, il Pincher nano o altri microcani. Per questi così piccoli, il bisogno di movimento è al quanto ridotto, anche se ugualmente importante.

Lo stesso vale per i cani brachicefali (Boxer, Bulldog, Carlino, etc), che a causa della loro conformazione fisica possono andare incontro a difficoltà respiratorie molto più velocemente rispetto agli altri.

Quindi tendenzialmente il numero di uscite sono condizionate dai bisogni che ogni razza necessita, in quanto ogni cane ha la sua storia.

Ciò vuol dire che mentre per cani tipo Beagle o Labrador molto energici ci voglio almeno tre uscite, per altri cani tipo Chihuahua o Carlino paradossalmente può bastare anche solo un mezzo giro del quartiere.

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Quali i motivi per cui il cane deve uscire?

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Portare il cane fuori per la passeggiata è importante per tanti motivi, che possono essere l’esercizio fisico.(Foto AdobeStock)

Portare il cane fuori per la passeggiata è importante per tanti motivi, che possono essere l’esercizio fisico, per la predisposizione e per la gratificazione che l’animale stesso prova. Vediamo cosa si intende nello specifico per tutto quello appena citato.

  • Esercizio fisico: il cane ha bisogno di fare esercizio fisico per poter allenare il corpo e mantenere un tono muscolare degno della sua ossatura. Generalmente l’attività fisica di un cane è preferibile spezzettarla in più momenti della giornata sia che essa possa avere una durata totale di 30 minuti sia che possa avere una durata di 2 ore. Si tende a preferire più passeggiati brevi piuttosto che una molto lunga. L’attività fisica è ancora meglio se compensata da una stimolazione di tipo “mentale”, con attività che possano intrattenere il cane, insegnandogli cose nuovi giochi e nuovi comandi. Far svolgere esercizio fisico al proprio cane è un modo per salvaguardare la salute e la vecchiaia del nostro animale domestico. Va detto e sottolineato che il cane non nasce atleta ma come tutti lo diventa, con questo vogliamo dire che non bisogna strafare ma iniziare con semplici passeggiatine che poi diventeranno passeggiate e infine corse. Occorre fare molta attenzione poiché se l’inattività nuoce alla salute del nostro amico a quattro zampe, anche l’eccesso non porta a cosa buone. Generalmente i danni provocati sono le infiammazioni muscolari, tecnicamente dette miositi nel cane, accompagnate da lesioni che interessano le strutture tendinee, ma anche distorsioni, che sono stiramenti degli apparati legamentosi delle articolazioni e i traumi piccoli e grandi. Per prevenire questi incidenti e il dolore che ne consegue è fondamentale il parere del veterinario, che potrà consigliare corsi e stage specifici per far compiere attività fisica al proprio cane in modo mirato e senza incorrere in problematiche fisiche.
  • Gratificazione: in generale quindi chi più chi meno i cani hanno bisogno di muoversi e uscire a passeggiare. Un cane privato del movimento è un cane senza stimoli e se l’attività fisica è troppo inferiore al suo fabbisogno, manifesterà un disagio, attraverso: l’aggressività, l’irrequietezza, gli abbai continui, le dermatiti da stress, le fobie e quant’altro. Il nostro amico a quattro zampe si sentirà gratificato e felice solo se avrà svolta la giusta dose di esercizio fisico quotidiano e la giusta stimolazione mentale di cui necessita. Il dovere di ogni padrone è di osservare le abitudini del proprio cane e pianificare uno stile di vita adatto alle sue esigenze.
  • Naturalezza e predisposizione: portare il cane fuori per la passeggiata è la cosa più naturale che si possa fare, l’animale come abbiamo precedentemente accennato necessita di questa libertà che possiamo concedergli. Il contatto con l’aria aperta lo riporta alle origini e fuoriesce l’istinto animale da cacciatore che è in lui. Detto questo però occorre specificare che non tutte le razze hanno questa predisposizione a stare all’aria aperta e consumare tutte queste energie che la passeggiata possa richiedere. Infatti ci sono razze per cui il limite massimo è di 30 minuti ad esempio:

Altre razze invece che possono spingersi anche a 2 ore (meglio se suddivise in più uscite) sono:

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Raffaella Lauretta

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