Perché i cani di piccola taglia sono tendenzialmente più aggressivi? Potrebbe essere anche colpa del nostro atteggiamento: cosa sapere.
A volte sono dei veri e propri attaccabrighe. Eppure, vista la loro corporatura mignon dovrebbero starsene buoni ed evitare di fare i gradassi. Invece, spesso più i cani sono piccoli e più tendono ad essere aggressivi. Perché accade? Scopriamolo insieme.
Cani di taglia piccola: perché tendono ad essere più aggressivi?
I cani di taglia piccola sono davvero più aggressivi, o si tratta di un pregiudizio?
In realtà, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Applied Animal Behavior Science ha messo in luce che è la verità: i pelosi mignon sono maggiormente propensi a ringhiare, lasciandosi andare più spesso ai morsi e alle aggressioni.
Gli scienziati, infatti, hanno intervistato i proprietari di oltre 30 razze di cani, stilando la classifica dei pelosi più inclini alla lite.
Si tratta di Chihuahua, Bassotto e jack Russell Terrier.
Dopo aver scoperto quali sono le razze di cani più aggressivi, gli studiosi si sono posti un interrogativo: perché i pelosi piccoli hanno un atteggiamento più bellicoso rispetto alle razze più grandi?
Ecco le teorie che hanno formulato per spiegare la loro scoperta.
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Genetica ed educazione
Secondo una delle ipotesi formulate dagli esperti, i cani di taglia piccola potrebbero essere più aggressivi proprio a causa della loro stazza.
Le loro dimensioni minute, infatti, li porterebbero a percepire una maggior insicurezza e a reagire in modo difensivo in un maggior numero di contesti, che per esemplari più grandi risulterebbero decisamente meno pericolosi.
Del resto, se ad essere attaccato è un Chihuahua, la probabilità che riporti danni più seri rispetto a un San Bernardo è molto più alta.
Da qui, l’atteggiamento bellicoso dei quattro zampe mignon sarebbe da ascriversi a una componente genetica.
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In effetti, una conferma a riguardo arriva da un altro studio, che ha evidenziato che esiste un legame tra un comportamento aggressivo e il gene responsabile della crescita dei cani.
L’innatismo, però, potrebbe interagire anche con fattori ambientali, come il modo con cui i proprietari degli esemplari di piccola taglia si relazionano con Fido.
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Secondo gli studiosi, infatti, le persone tendono ad infantilizzare i loro animali domestici, trattandoli come bambini indifesi.
Questo atteggiamento li porterebbe a giustificare qualsiasi comportamento, compresi quelli sbagliati, che dovrebbero essere corretti.
Senza contare, poi, che proprio per via delle loro dimensioni, i cani piccoli vengono considerati come meno pericolosi o addirittura innocui rispetto a quelli di taglia grande.
Questo fa sì che raramente vengano sottoposti ad addestramento, aumentando la probabilità che risultino più difficilmente gestibili.