Pet Therapy a scuola, in un progetto innovativo per gli insegnanti di sostegno
La vita ha una sola regola. La crea l’individuo. Niente è irrealizzabile. Un sistema che si fonda su regole rigide non contribuisce di certo allo sviluppo. I nuovi confini della scienza mostrano in tal senso un’apertura sull’apporto degli animali nella vita delle persone. Gli animali sono anche impiegati nella “pet therapy“, un percorso terapeutico riconosciuto dal Ministero della Sanità.
Considerando il successo del progetto, la dirigente, Dorotea Maria Russo, ha così deciso d’integrare l’offerta con altri due cani, due meticci di nome Charly e Marley.
Il progetto intitolato “Un compagno a quattro zampe”, è promosso dalla cooperativa “Tempo per l’Infanzia”. In tutte le regioni, vi sono associazioni e cooperative che operano con questi tipi di progetti.
L‘Intervento Assistito con Animali nello specifico viene gestito dall’educatrice Maria Rosa Barresi e la pedagogista Elena Sposito.
Si tratta di un metodo che integra il ruolo dell’insegnante di sostegno, attraverso l’individuazione di approcci educativi diversi. Uno strumento, sottolinea Laura Sofia Caramellino, insegnante di sostegno, mirato a “giovani con forti carenze comunicativo/espressive, relazionali e cognitive che non permettono né un’adeguata integrazione con i coetanei, né l’utilizzo di tradizionali metodi e strumenti di apprendimento”.
Viene ricordato come la presenza di un animale, nello specifico il cane, ha diversi benefici.
“Lavoro ormai da quasi vent’anni nel campo del sostegno e ho visto troppi alunni fragili, con un’autostima bassissima per non riuscire come ‘gli altri’, perché dotati di abilità differenti”. Ha sottolineato l’insegnate di sostegno.
L’intervento di sostegno con i cani sfrutta le qualità dell’animale, tra le quali la loro stablità emotiva e la capacità di acquisire istintivamente una propria precisa collocazione all’interno di un gruppo. Animali che donano affetto, se pretendere nulla in cambio e che non giudicano.
Per gli insegnanti “è una risorsa preziosa”. Inoltre, la presenza dell’animale suggerisce ai giovani la possibilità di apprendere, divertendosi.
C.D.
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