Perché spendere i soldi per un cane che sta per morire?

Perché spendere i soldi per un cane che sta per morire?

Una domanda che di certo non lascia indifferenti e che solleva una questione etica piuttosto interessante posta da un giovane uomo di 32 anni ad una giornalista del Washington post, Carolyn Hax .

Il giovane ha scritto una lettera nella quale faceva parte di un disagio di fronte al comportamento della sua fidanzata nei riguardi del proprio cane. Il trentaduenne ha esordito scrivendo “la mia ragazza è pazza”, inizia il giovane, esprimendo fin da subito un giudizio.

“Abbiamo entrambi 32 anni e sono seriamente intenzionato a sposarla. Amo Amy, è la cosa migliore che mi sia mai successo. Fin dall’inizio ho conosciuto il suo cane che è una parte importante della sua vita. Per me va bene, anche se non ho mai avuto un animale domestico né tanto meno l’ho mai desiderato. Tuttavia, mi sono iniziato a fare delle domande su alcune priorità da quando al cane di Amy è stata diagnosticata una malattia renale incurabile. Il cane ha 10 anni e ha avuto una bellissima vita. Mi aspettavo che Amy lo avrebbe fatto sopprimere. Invece sta spendendo tantissimi soldi per le sue cure, i medicinale e visiti veterinarie. Ha intenzione di mantenerlo in vita fino a quando le sue condizioni sono buone con i trattamenti. Ogni giorno deve provvedere a fare dei trattamenti e a somministrargli del cibo speciale. Per me, tutto questo è follia. Tutto questo per un cane che sta comunque per morire. Non posso fare a meno di pensare a tutte le cose utili che potrebbe fare con quei soldi piuttosto che buttarli sul suo cane, che, come ho detto, morirà comunque”, scrive il giovane, piuttosto confuso al quale la ragazza ha chiesto di astenersi dal commentare il suo rapporto con il cane.

Il giovane fidanzato è disorientato e ha concluso chiedendo un suggerimento: “Mi chiedo se sia una prova che Amy ama quel cane più di me o se le sue priorità siano sballate. Oppure se io sono un insensibile?”.

Di sicuro, questa lettera non è passata inosservata e ha accolto diversi commenti piuttosto duri. Tuttavia, la posizione espressa dal ragazzo non è poi così rara ed è piuttosto diffusa.

La giornalista rispondendo al giovane uomo ha evidenziato alcune contraddizioni nel sua riflessione:

“Caro, mi chiedo una cosa: anche tu comunque andrai a morire. Qualcuno dovrà cucinare del cibo speciale per te?Certo, spendere del denaro per una causa persa è sicuramente una riflessione ragionevole da fare anche per la salute umana. Quanto l’intervento è ragionevole, a quali spese, per quale effetto sulla sua durata e sulla qualità della vita? Queste sono questioni etiche alle quali avremo poche risposte. D’altra parte è importante ricordare che la compagnia di un animale è reale. Ovviamente ci sono diversi gradi di attaccamento, ma sono certa che che chiunque abbia mai provato un rapporto con un cane, capisca i sentimenti e il comportamento di Amy, anche coloro che optano per l’eutanasia. Lei ha le sue priorità e tu le tue. La compatibilità richiede il rispetto per le priorità degli altri anche se sono diverse. Inoltre credo che tu debba fare anche un altro ragionamento: ovvero se amy ti amasse avrebbe soppresso il suo cane? Quelle sono pretese. Il suo cane di certo non chiede ad Amy o me o il tuo ragazzo. Hai trovato l’opzione più valida nell’accettare di rispettare le scelte di Amy. Sono due posizioni, due punti di vista sui valori che entrambi avete il diritto di avere e per i quali dovreste conciliarvi”.

Tra i commenti, molte persone hanno aspramente criticato le posizioni del fidanzato. Alcune donne, condividendo la loro esperienza, hanno vivamente suggerito alla fidanzata Amy di “lasciare subito il ragazzo”. Tuttavia, non è negli estremismi che si sviluppa un dialogo e in molti casi, esistono delle vere e proprie riconversioni. Ovvero, non è raro scoprire persone che hanno sempre odiato i cani le quali un giorno si sono perdutamente innamorate di loro e sono diventate più fanatiche degli animalisti. L’importante è il rispetto per la vita di ogni essere.

C.D.

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