Una ricerca condotta nel 2013 dal neuroscienziato americano Gregory Berns della Università Emory negli Stati Uniti ha cercato d’indagare le emozioni dei cani, sottoponendoli ad una risonanza magnetica per verificare se il cervello del cane rispondesse agli stimoli in modo analogo al cervello umano. I risultati della ricerca sono stati poi raccolti in una pubblicazione, edita nel 2014 e intitolata “How Dogs Love Us” (Come i cani ci amano). Tra i comportamenti in cui il cane mostra affetto al padrone, vi è il rituale delle “feste” quando rivede il padrone dopo neanche mezzora di assenza: il cane mostra la sua gioia scodinzolando, leccando il padrone, fino ad espressioni di contentezza più vivaci come quando inizia a saltellare o ad urinare. Sul web sono state pubblicati numerosi video di cani che hanno reazioni folle quando rivedono il loro padrone come ad esempio il famosissimo Schnauzer nano che si svenne rivedendo la sua amata padroncina dopo due anni di lontananza.
Da un punto di vista biologico si tratta di una reazione molto simile a quella dei lupi che quando s’incontrano nel branco si leccano a vicenda. Si tratta di un comportamento sociale nel lupo che oltre ad essere un segnale di accoglienza, riconoscimento o sottomissione, può anche essere mirato al sentire l’odore di una possibile preda che il lupo sta riportando per la cena.
In ogni modo, per Berns il cane ha modificato attraverso i millenni questo comportamento innato, sviluppando facoltà d’interazione con l’uomo attraverso lo sguardo e i gesti. Ecco perché sono emerse differenti ruoli sociali nel cane e diversi comportamenti che possono essere, senza ombra di dubbio, associati a sentimenti simili a quelli umani.
MEMBRO DELLA FAMIGLIA
Berns è convinto che i cani non salutano il padrone come se fosse un membro del suo branco: “Sanno che siamo qualcosa di diverso. Abbiamo un altro posto nel loro cervello”, ha sottolineato Berns che scarta l’ipotesi per cui i cani apprezzano solo perché l’uomo provvede a prendersi cura di loro o ad alimentarli.
Secondo il neuroscienziato il cane è contento di rivedere il padrone per un sentimento d’affetto fine a se stesso, al pari di quello provato da una persona che rivede un vecchio amico o un membro della sua famiglia e condivide le stesse gioie umane.
SOLLIEVO
Il cane essendo un animale sociale, vive molto male la separazione dal padrone. Per Giorgio Vallortigara, neuroscienziato dell’Università di Trento, la separazione è un fattore contro natura nel cane come il fatto di essere distaccato o allontanato dal branco.
Quando rivede il padrone e inizia a leccarlo, oltre a dimostrargli la gioia, esprime il suo affetto e sollievo. Inoltre, attraverso quel tipo di contatto è curioso di scoprire e capire cosa abbia fatto il suo padrone durante la giornata. Ad esempio, se il padrone ha incontrato altri cani, il cane lo verrà a sapere…
Gli esperti invitano a contenere le espressioni di gioia dei cani. Il padrone dovrà tentare di educarli a stare calme fintanto non sarà lui ad avvicinarli per salutarli. Tra gli espedienti, al cane si potrà dare un giocattolo perché sfoghi la sua eccitazione.
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