Spesso e volentieri il significato del pre-affido viene frainteso e molte persone ritengono che si tratta di un’invadenza nella vita privata, trovando esagerato alcuni limiti o requisiti imposti dai volontari o dal canile.
Per capire meglio cosa vuol dire adottare un cane è importante conoscere i meccanismi delle adozioni distinti tra canili municipali, rifugi delle associazioni e volontari anche se vi sono una serie di punti in comune. La richiesta di adozione prevede sempre la compilazione di un modulo nel quale i responsabili che hanno in custodia l’animale sviluppano una serie di domande mirate a capire se il futuro proprietario è sia adatto per il cane richiesto.
Ad esempio, ci sono dei cani di una certa taglia con un determinato carattere che richiedono un tipo di spazio e mani in parte esperte. E’ inutile spiegare che in quel caso meglio evitare un appartamento in città o una famiglia con bambini piccoli.
Molti esemplari accolti nei rifugi sono stati recuperati dalla strada, hanno subito maltrattamenti, traumi o abbandoni. Qualsiasi procedura messa in atto da chi provvederà alla loro adozione sarà pertanto mirata a tutelare il loro benessere e a trovare la famiglia più adatta. A volte, i cani riportano problemi comportamentali e necessitano determinate attenzioni e non tutte le persone sono preparate né pertanto pronte a sacrifici per il recupero psicofisico dell’animale che magari dovrà essere di nuovo abituato ad interagire con una casa o a fare i suoi bisogni all’esterno.
Alcune persone che fanno richiesta di adozione spesso non sono d’accordo con il controllo di preaffidamento per il quale a dire il vero, esiste una straordinaria rete di volontari e una catena di solidarietà in tutta Italia. Infatti, spesso, alcune strutture magari al Sud ricevono uno richiesta di adozione al Nord. I responsabili cercheranno una persona competente o qualificata nella zona di residenza del futuro proprietario per valutare la situazione nella quale andrà l’animale. A volte, capita che nel controllo di preaffidamento sia scartata la persona che ha presentato la richiesta perché non ha i requisiti per quel tipo di animale o non ha lo spazio adatto o uno stile di vita consono al suo benessere.
Se nel periodo di pre affidamento i volontari notano delle incongruenze e un malessere del cane oppure dei problemi per i proprietari che potrebbero anche non aver rispettato determinati obblighi, è possibile che il cane venga tolto.
E’ utile anche ricordare che nel modulo di preaffido vengono evidenziati diversi elementi utili a capire l’età della persona, la sua esperienza con gli animali. In alcuni casi, sembra assurdo sottolinearlo, eppure ci sono molte persone che lo contestano, non sarebbe giusto per l’animale, nel caso un esemplare giovane, assegnarlo ad una persona anziana che non potrebbe sostenere la vivacità e le esigenze di un cucciolo o nel peggiore dei casi, venire a mancare.
Piccolo riepilogo procedura:
– richiesta di adozione
– modulo di preaffidamento
– controllo preaffido (a volte obbligatorio)
– preaffidamento/ pre-adozione del cane
– controllo post affido (a volte obbligatorio)
– affidamento/ adozione del cane
Riepilogo elementi considerati nel modulo preaffido
-ambiente, spazi per l’animale
-tipo di famiglia
-impegni dell’adottante
-età dell’adottante
-esperienza dell’adottante
– disponibilità economica
-carattere della persona
Nel caso in cui l’animale sia adottato da un cucciolo, nel modulo di adozione, viene esplicitamente indicato che il cane deve essere sterilizzato o castrato prima dell’età adulta. I volontari e le strutture di competenza o i rifugi delle associazioni monitorano pertanto la situazione e laddove venisse a mancare uno di questi obblighi ci sono le premesse per poter togliere l’animale al proprietario.
Riepilogo obblighi adottante
– microchip
– sverminatura
-vaccinazione
– sterilizzazione/castrazione dell’animale
-controlli veterinari
– cura e benessere dell’animale
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